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...con Cristian Bucchi
“Scudetto, Inter in volata. Ibra a Sanremo? Si allenerà più della squadra... calcio e aziende devono convivere. Costruzione dal basso, qualcuno ne abusa”
“Nelle previsioni di inizio stagione, per continuità tecnica e di squadra, dopo aver fatto un primo anno importante di conoscenza, tutti consideravano l’Inter favorita per lo Scudetto. Poi un pelo sotto c’era la Juve perché è arrivato un nuovo allenatore. E poi ci aspettavamo la solita Roma, la Lazio, il Napoli e così via. Mentre il Milan ha dato un senso a questa stagione facendo credere di poter fare qualcosa di grande”. Così a Tuttomercatoweb Cristian Bucchi fotografata il campionato di Serie A.
Il Milan ha accarezzato il sogno Scudetto da capolista. E ora?
“Non mollerà. Ma il rendimento delle scorse settimane era al di sopra delle potenzialità. Oggi si stanno esprimendo i valori veri”
Vincerà l’Inter?
“Può ragionare su una sola competizione. E poi è brillante anche dal punto di vista fisico”.
Inizia Sanremo. E ci sarà Ibra.
“Come Ronaldo e Messi non è solo un calciatore ma anche un’azienda. È una questione anche legata ai diritti di immagine. Ibra è un professionista esemplare, si allenerà anche lontano dal campo. Anzi forse in quei giorni lavorerà più della squadra”.
Andrà a Sanremo anche Mihajlovic.
“È un grande allenatore ma non un top da paragonarsi a Ibra. Se fosse stato Guardiola uno avrebbe detto ‘ma come fa il Manchester City per due giorni senza allenatore?’. Gli aspetti aziendali ormai fanno parte del calcio e bisogna saper convivere”.
Costruzione dal basso: Bucchi da che parte sta?
“Come ogni cosa bisogna avere buonsenso. In Italia abusiamo delle mode. Le risposte le da sempre la propria squadra. Ci sono compagini che per caratteristiche devono abbassarsi e giocare con più campo e altre che devono attaccare alto. Sulla costruzione vale lo stesso discorso: dipende dalla squadra. Qualcuno ne abusa. Se non hai difensori abili nella condizione della palla o nel passaggio costruire dal basso è controproducente”.
Mister, cosa ha fatto in questi mesi fuori?
“Ho ricevuto testimonianze di stima e fa piacere. Ho cercato in questi mesi di razionalizzare abbastanza il mio lavoro. Mi piace guardare chi ha creato qualcosa: la Lazio, l’Atalanta o il Sassuolo. Vorrei fare qualcosa del genere anch’io”.
Il Milan ha accarezzato il sogno Scudetto da capolista. E ora?
“Non mollerà. Ma il rendimento delle scorse settimane era al di sopra delle potenzialità. Oggi si stanno esprimendo i valori veri”
Vincerà l’Inter?
“Può ragionare su una sola competizione. E poi è brillante anche dal punto di vista fisico”.
Inizia Sanremo. E ci sarà Ibra.
“Come Ronaldo e Messi non è solo un calciatore ma anche un’azienda. È una questione anche legata ai diritti di immagine. Ibra è un professionista esemplare, si allenerà anche lontano dal campo. Anzi forse in quei giorni lavorerà più della squadra”.
Andrà a Sanremo anche Mihajlovic.
“È un grande allenatore ma non un top da paragonarsi a Ibra. Se fosse stato Guardiola uno avrebbe detto ‘ma come fa il Manchester City per due giorni senza allenatore?’. Gli aspetti aziendali ormai fanno parte del calcio e bisogna saper convivere”.
Costruzione dal basso: Bucchi da che parte sta?
“Come ogni cosa bisogna avere buonsenso. In Italia abusiamo delle mode. Le risposte le da sempre la propria squadra. Ci sono compagini che per caratteristiche devono abbassarsi e giocare con più campo e altre che devono attaccare alto. Sulla costruzione vale lo stesso discorso: dipende dalla squadra. Qualcuno ne abusa. Se non hai difensori abili nella condizione della palla o nel passaggio costruire dal basso è controproducente”.
Mister, cosa ha fatto in questi mesi fuori?
“Ho ricevuto testimonianze di stima e fa piacere. Ho cercato in questi mesi di razionalizzare abbastanza il mio lavoro. Mi piace guardare chi ha creato qualcosa: la Lazio, l’Atalanta o il Sassuolo. Vorrei fare qualcosa del genere anch’io”.
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