Juve, Allegri chiama: Kean, Chiesa e De Ligt rispondono. A La Spezia arriva il primo sorriso
DESTINO O NO, LA PRIMA NEL SEGNO DI KEAN, CHIESA E DE LIGT - Quasi un segno del destino, ma a decidere il primo successo stagionale in campionato della Juventus sono proprio i giocatori messi sotto la lente d’ingrandimento negli scorsi giorni. La Juventus non gioca una bella partita, anzi tutt’altro.
La luce però ha un nome e un cognome ben chiaro: Federico Chiesa. E anche questa sera, se ce n’era bisogno e sì, per lui ce n’era, il figlio d’arte ha dimostrato quanto sia imprescindibile per questa Juve. Il campione d’Europa è l’unico in grado di dare realmente la scossa a una squadra spesso e volentieri priva di idee e geometrie. Il gol poi, è una perla di talento: nella testa e nelle gambe. “Non dovevo aspettare risposte né da lui né da nessuno, - così Allegri su Chiesa, - i giocatori li vedo tutti i giorni: le qualità sono quelle, poi lui era rientrato dall'infortunio con la Nazionale. Stasera mi ha chiesto il cambio perché gli si stava indurendo di nuovo il flessore, quindi bisogna avere a che fare anche con queste cose giocando una volta ogni tre giorni. Poi Federico è un giocatore che strappa molto”. A lui si è aggiunto Kean, prima da titolare e subito in rete sfruttando la sponda di Rabiot e un tocco da biliardo di destro che tocca il palo e infila Zoet. Kean stappa, Chiesa riequilibra, De Ligt firma il tris che vale tre punti: coriaceo, combattivo e preciso quando con l’esterno del destro, al volo, insacca la rete della vittoria. Che vale un sospiro di sollievo gigantesco e che è un segnale: chi vuole recepire, recepisca.