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TMW RADIO - M. Serena: "Fiorentina, domani con l'Inter te la giochi. La Juve voleva Dzeko"
Michele Serena ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Michele Serena, oggi allenatore e doppio ex di Inter e Fiorentina, ha parlato a TMW Radio, intervenendo ai microfoni di Niccolò Ceccarini nel corso della trasmissione Stadio Aperto, iniziando proprio dalla sfida di domani sera tra le due squadre: "Sempre stata una grande sfida, e domani sarà altrettanto. Secondo me la Fiorentina ha tutte le carte in regola per giocarsela a viso aperto e ad armi pari, anche perché l'Inter è al debutto e potrebbe avere un po' di ruggine".
Come ha visto Biraghi?
"Domani sarà ancora più motivato, affronta la squadra in cui era l'anno scorso e forse un po' di rivalsa l'avrà. Parliamo di un Nazionale, che in questi anni secondo me è stato sottovalutato".
Barreca lo prenderebbe, se fosse alla Fiorentina?
"Non so... Sarebbero domande da fare loro. Se serve un terzino sinistro sì, fermo restando che il titolare è Biraghi e che serve un'alternativa. Pellegrini già lo vedevo meno: gli serviva un percorso di crescita diverso, e così sarà".
L'Inter è la grande anti-Juve?
"Sì, son d'accordo. Conte ha detto che non hanno l'obbligo di vincere, ma è per togliersi pressioni. Dopo un anno di apprendistato stanno provando a colmare le lacune con la Juve, e per me cominciano con l'idea di giocarsela alla pari".
Pirlo è l'uomo giusto per questa nuova Juventus?
"Secondo me c'era un disegno dietro, ma l'eliminazione dalla Champions li ha costretti a prendere una decisione prima del dovuto. L'U-23 gli sarebbe servita per fare esperienza prima del salto in prima squadra, ma hanno dovuto anticipare tutto. Lui ha la maglietta bianconera attaccata addosso, e inizialmente avrà il paracadute della difesa societaria. La scelta comunque non mi scombussola né lascia sbalordito, anche lui può avere idee vincenti: è al posto giusto nel momento giusto, e gli faccio un grande in bocca al lupo".
Per CR7 era più adatto Dzeko di Morata?
"La Juve per me all'inizio aveva battezzato Dzeko, poi la cosa non è andata in porto per Milik. Quindi è uscita la cosa di Suarez, e alla fine sono andati sul terzo incomodo Morata".
Milik ora che farà?
"Magari ha già un accordo a zero con altri per la prossima stagione... Ma farsi un anno fuori è dura, visto che l'hanno già dichiarato fuori lista. Evidentemente ci sono incomprensioni che non riescono a sistemare".
Osimhen cosa può fare?
"Parliamo dell'investimento più caro nella storia del Napoli. Lo si potrebbe sfruttare sia nell'immediato che per tanti anni".
Chi può essere la sorpresa della Serie A quest'anno?
"Sono curioso di vedere il Benevento tra le neo-promosse, perché Crotone e Spezia le vedo un po' più in bilico... In generale direi la Fiorentina: per me ha il centrocampo più interessante della Serie A".
Giusto che Filippo Inzaghi abbia una nuova chance con la Serie A?
"Gli era successa una cosa simile a Pirlo. Dopo il Milan si è riconquistato la possibilità di allenare in massima serie: sono curioso e credo di non essere l'unico".
In attacco la Fiorentina è a posto o manca una punta di peso?
"Uno come Milik piacerebbe anche a me, ma pensiamo a quanta fatica aveva impiegato a dire sì alla Roma. Per me sia a centrocampo che in attacco sono a posto così".
Quanto incide su un calciatore la situazione di stadi semi-vuoti?
"Tanto. Non solo nel calcio, ma in ogni sport col pubblico: qualche giorno fa ho visto il tennis a Roma e mi è venuto subito da cambiare canale. Trovo più gente al supermercato che negli stadi: per me c'è la possibilità, con le massime sicurezze, di fare qualcosa. Se a San Siro, 80mila posti, ne fai entrare 16mila non te ne accorgi neanche".
Ha già qualche indicazione sul suo futuro?
"No, i campionati sono iniziati. Diamo il tempo che salti qualche panchina (ride, ndr). Scherziamoci su, va".
Come ha visto Biraghi?
"Domani sarà ancora più motivato, affronta la squadra in cui era l'anno scorso e forse un po' di rivalsa l'avrà. Parliamo di un Nazionale, che in questi anni secondo me è stato sottovalutato".
Barreca lo prenderebbe, se fosse alla Fiorentina?
"Non so... Sarebbero domande da fare loro. Se serve un terzino sinistro sì, fermo restando che il titolare è Biraghi e che serve un'alternativa. Pellegrini già lo vedevo meno: gli serviva un percorso di crescita diverso, e così sarà".
L'Inter è la grande anti-Juve?
"Sì, son d'accordo. Conte ha detto che non hanno l'obbligo di vincere, ma è per togliersi pressioni. Dopo un anno di apprendistato stanno provando a colmare le lacune con la Juve, e per me cominciano con l'idea di giocarsela alla pari".
Pirlo è l'uomo giusto per questa nuova Juventus?
"Secondo me c'era un disegno dietro, ma l'eliminazione dalla Champions li ha costretti a prendere una decisione prima del dovuto. L'U-23 gli sarebbe servita per fare esperienza prima del salto in prima squadra, ma hanno dovuto anticipare tutto. Lui ha la maglietta bianconera attaccata addosso, e inizialmente avrà il paracadute della difesa societaria. La scelta comunque non mi scombussola né lascia sbalordito, anche lui può avere idee vincenti: è al posto giusto nel momento giusto, e gli faccio un grande in bocca al lupo".
Per CR7 era più adatto Dzeko di Morata?
"La Juve per me all'inizio aveva battezzato Dzeko, poi la cosa non è andata in porto per Milik. Quindi è uscita la cosa di Suarez, e alla fine sono andati sul terzo incomodo Morata".
Milik ora che farà?
"Magari ha già un accordo a zero con altri per la prossima stagione... Ma farsi un anno fuori è dura, visto che l'hanno già dichiarato fuori lista. Evidentemente ci sono incomprensioni che non riescono a sistemare".
Osimhen cosa può fare?
"Parliamo dell'investimento più caro nella storia del Napoli. Lo si potrebbe sfruttare sia nell'immediato che per tanti anni".
Chi può essere la sorpresa della Serie A quest'anno?
"Sono curioso di vedere il Benevento tra le neo-promosse, perché Crotone e Spezia le vedo un po' più in bilico... In generale direi la Fiorentina: per me ha il centrocampo più interessante della Serie A".
Giusto che Filippo Inzaghi abbia una nuova chance con la Serie A?
"Gli era successa una cosa simile a Pirlo. Dopo il Milan si è riconquistato la possibilità di allenare in massima serie: sono curioso e credo di non essere l'unico".
In attacco la Fiorentina è a posto o manca una punta di peso?
"Uno come Milik piacerebbe anche a me, ma pensiamo a quanta fatica aveva impiegato a dire sì alla Roma. Per me sia a centrocampo che in attacco sono a posto così".
Quanto incide su un calciatore la situazione di stadi semi-vuoti?
"Tanto. Non solo nel calcio, ma in ogni sport col pubblico: qualche giorno fa ho visto il tennis a Roma e mi è venuto subito da cambiare canale. Trovo più gente al supermercato che negli stadi: per me c'è la possibilità, con le massime sicurezze, di fare qualcosa. Se a San Siro, 80mila posti, ne fai entrare 16mila non te ne accorgi neanche".
Ha già qualche indicazione sul suo futuro?
"No, i campionati sono iniziati. Diamo il tempo che salti qualche panchina (ride, ndr). Scherziamoci su, va".
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