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Perché la Roma non poteva effettuare sei cambi e perché può aver fatto confusione: le regoleTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 20 gennaio 2021, 10:38Serie A
di Ivan Cardia

Perché la Roma non poteva effettuare sei cambi e perché può aver fatto confusione: le regole

Perdere due volte la stessa partita. È quello che è capitato in maniera decisamente clamorosa alla Roma ieri sera in Coppa Italia. Battuti sul campo dallo Spezia 4-2, i giallorossi salvo sorprese perderanno però 3-0 a tavolino perché il tecnico Paulo Fonseca, sulla graticola anche per questo motivo, ha effettuato sei cambi. Uno in più rispetto al numero massimo previsto dalle regole. Proviamo a fare chiarezza.

La regola generale IFAB: massimo cinque sostituzioni. Con l’esplodere della pandemia, la normativa internazionale sul gioco del calcio ha fatto un passo avanti verso le cinque sostituzioni, in realtà già sperimentate in precedenza, per esempio in Serie C. Attualmente, è questa la regola generale, sancita dalle Laws of the game disponibili sul sito dell'organizzazione che cura l’aggiornamento delle regole del gioco del calcio. E prevede esplicitamente: “Ciascuna squadra può effettuare al massimo cinque sostituzioni”. L’IFAB ha dato la possibilità di adottare regole diverse, ma “le federazioni nazionali hanno la possibilità di approvare modifiche diverse per le proprie competizioni. In ogni caso, nessuna modifica è consentita senza il permesso dell’IFAB”. La novità è stata ovviamente accolta dalla FIFA, che a questo indirizzo riporta chiaramente la Law 3, quella relativa alle sostituzioni, modificata per consentirne un massimo di cinque nel corso delle partite.

Sei sostituzioni? La FIGC non ha optato per questa scelta. La possibilità di andare oltre le cinque sostituzioni, evidentemente, è legata a un’opzione delle federcalcio nazionali o delle confederazioni. Alcune hanno effettivamente previsto la possibilità di effettuare sei sostituzioni in caso di supplementari. È il caso, per esempio, della RFEF per quanto riguarda la Supercoppa spagnola: domenica l’Athletic Club ha svolto cinque cambi. O ancora della UEFA per quanto riguarda Champions ed Europa League: a partire dagli ottavi di finale, le squadre impegnate nelle coppe europee potranno effettuare un sesto cambio durante i supplementari. Non così però la Federcalcio italiana, che sul tema ha diramato un provvedimento unico relativo a tutte le competizioni organizzate dalla Lega Serie A, tra cui appunto la Coppa Italia: nel comunicato ufficiale n. 88/A è chiaramente previsto che il numero massimo di sostituzioni a disposizione di ciascuna squadra sia cinque, con uno slot aggiuntivo nei tempi supplementari per chi nei 90 minuti ha consumato gli slot (che normalmente sono tre) ma non i cambi (che restano cinque).


Il regolamento della Coppa Italia: l’unico possibile equivoco. Messa così, è davvero difficile spiegare come la Roma, e nello specifico il suo team manager, possano aver male interpretato una normativa chiarissima. L’unico potenziale elemento di confusione è legato al regolamento della Coppa Italia, pubblicato a luglio 2018 (pre-Covid) e valido anche per l’edizione in corso di svolgimento (potete trovarlo qui). All’articolo 9.3 prevede infatti che nei tempi supplementari le squadre possano effettuare un’ulteriore sostituzione rispetto a quelle previste, che però sono tre. L’unica possibilità è che il team manager giallorosso abbia dato per scontato un aggiornamento automatico (da tre e quattro a cinque e sei), laddove invece per derogare a una norma IFAB sarebbe stato necessario prevedere esplicitamente la sesta sostituzione. Viceversa, dalla Lega Serie A fanno sapere che così non è e che anzi il comunicato 88/A già richiamato in precedenza sostituisce completamente questa parte, prevedendo un limite massimo di cinque sostituzioni. Sul punto, sarebbe stata probabilmente opportuna maggiore chiarezza, e redigere un nuovo regolamento per la Coppa Italia. Ma il combinato disposto delle norme non sembra lasciare spazio a veri e propri dubbi. E sarà molto interessante a questo punto la sentenza del giudice sportivo: il fatto che la Roma abbia comunque perso sul campo rende improbabile un ricorso giallorosso contro un eventuale 3-0 a tavolino. Per evitare incidenti futuri, però, sarebbe il caso che nella decisione sia spiegata in maniera chiara la situazione normativa al riguardo.

Il ruolo dell’arbitro. Infine, il ruolo del direttore di gara. Perché in molti si sono chiesti come possa aver autorizzato l’ingresso di un sesto giocatore. Il punto è che l’arbitro non ha alcun dovere a tal riguardo: non autorizza le sostituzioni, se non per quel che riguarda la loro procedura di svolgimento (per esempio, da quale lato del campo il giocatore debba uscire), ma non toccava a Ghersini impedire alla Roma l’errore. Avrebbe potuto farlo almeno notare? Qui entriamo nel campo del buonsenso e delle opinioni: c'è chi dice sì, c'è chi fa notare che così si sarebbe intromesso nello svolgimento della partita. L’errore, in fin dei conti, è tutto della Roma.