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tmw / spezia / Serie B
Ternana, Lucarelli: "Ancora presto per capire dove possiamo arrivare, piedi per terra"TUTTO mercato WEB
Cristiano Lucarelli
© foto di Image Sport
domenica 26 settembre 2021, 23:21Serie B
di Luca Esposito

Ternana, Lucarelli: "Ancora presto per capire dove possiamo arrivare, piedi per terra"

Conferenza stampa del tecnico Cristiano Lucarelli, soddisfatto per la prestazione e per la vittoria della sua Ternana contro la Spal. Ecco le sue dichiarazioni riportate da Ternananews:

Cosa è cambiato dal punto di vista tattico?
"Abbiamo giocato col solito 433 con Kontek che poteva abbassarsi in casa di necessità. Anche loro sono venuti col 433 abbassando Mancosu. Ci siamo messi 343 negli ultimi 5 minuti. Sulle scelte dei giocatori ha pesato la necessità di provare a dare un pò di brillantezza in più. Dal punto di vista fisico e mentale è stata una settimana molto dispendiosa, abbiamo giocato con tre squadre che lotteranno per la Serie A. C'è stato da soffrire, lo sapevamo, ci siamo un pò abbassati nell'ultima mezz'ora, ma nel 433 la distanza sul regista avversario è difficile da colmare. Con l'altro modulo prendevamo il loro play. Quando si incontrano due squadre con lo stesso modulo e con il 433 si rischia di doversi abbassare".

Finalmente porta inviolata...
"Dovremo abituarci rispetto all'anno scorso perchè di queste partite, almeno 30 saranno cosi e in 3 potremo soffrire meno. La maggior parte delle partite saranno cosi, anche se nella prima mezz'ora siamo stati brillanti, reattivi, aggredito alto, proposto, poi nel secondo tempo in un paio di occasioni potevamo andare sul 2-0, non ci siamo riusciti, il loro portiere è stato bravo. Piano piano cominciamo ad essere una squadra sotto ogni punto di vista".


Si vede un grande spirito di squadra, è d'accordo?
"E' presto per dire che stiamo diventando un gruppo o un branco. Ci sono dei segnali che fanno pensare bene, ma è troppo presto, abbiamo bisogno di un riscontro più ampio. Abbiamo però messo il nome della maglia dietro, davanti c'è lo scudetto della Ternana prima di tutto".
Un giudizio sulla Spal...
"Loro sono una squadra camaleontica. Hanno Mancosu che è di grande utilità tattica. Quando siamo calati un pò nel secondo tempo abbiamo rischiato di prenderle. Loro hanno grossi tiratori come Viviani. Colombo ha dimostrato di essere un giocatore forte, giocherà in altri palcoscenici. Ho fatto i complimenti al loro allenatore perchè sono una squadra che gioca a calcio e noi ci troviamo bene".
Situazione infortunati. Come sta Donnarumma?
"Ha avuto un fastidio come Sorensen e andranno valutati. Marino ha finito coi campi. Nonostante i 5 cambi, tre partite di B non sono come di Serie C, si spende di più a livello mentale. Abbiamo sofferto e ci sarà da soffrire, dobbiamo abituarci a questo tipo di partite che sono anche più belle. Ci serve per rimanere dentro il carro armato, entra un pò d'acqua ma siamo in manutenzione".

C'è qualcosa che non soddisfa appieno lo staff tecnico da lei guidato?
"Siamo tornati indietro. Abbiamo fatto un passo indietro. Quando sono arrivato l'anno scorso, dissi che volevamo costruire una mentalità forte, una Ternana spavalda che voleva cercare la vittoria e non trovarla perchè ci diceva bene. Volevamo creare una mentalità d'acciaio, non ci sono riuscito. Ci sono delle squadre, come il Milan, che ha nel suo DNA ha il bel gioco. Il Pescara ha avuto sempre allenatori che facevano un buon calcio come Galeone e Zeman, cosi come il Foggia. Avrei voluto incidere da quel punto di vista, che a Terni si è già visto con Viciani. Volevo entrare nella storia per la mentalità e non per i risultati, ma ho capito dopo tre partite che ero da solo. Ho preso elementi e fatto valutazioni. Nella mia carriera ho fatto il 433, ma mi sarebbe piaciuto cambiare la mentalità. E' il mio più grande dispiacere, anche se sono contento che stiamo vincendo le partite. Non volevo vedere la Ternana adattarsi agli altri, ne vincere con un risultato striminzito. Volevo costruire una Ternana che giocasse le partite e non è per colpa del modulo. Ci tengo a chiarire che non faccio compromessi, non parlo ai giocatori delle scelte tattiche. Il 433 si fa perchè l'ho scelto io, per aiutare la squadra, non perchè ho parlato coi giocatori. Quando un allenatore chiede ai giocatori cosa si fa da il segnale che non ci sta capendo più niente"