Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / stazione di sosta / Archivio
Ma Conte è solo furbo?TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 4 novembre 2019, 10:54Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

Ma Conte è solo furbo?

Dice Boris Becker: "La pressione è quella cosa che avverte il minatore che si spacca la schiena tutti i giorni per garantire tre pasti alla famiglia". Dalla pressione al turnover, cosa che non capisco, il passo è breve. Parlare di turnover dopo poche giornate fa sorridere. Se pensate ai tennisti che giocano 5 set, stanno oltre 3 ore in campo e il giorno dopo, spesso, devono riproporsi, non viene da riflettere? Senza contare che i tornei si rincorrono. Se pensate all'NBA, dove si giocano 82 partite in poco più di 180 giorni, con fusi orari che cambiano anche tre volte, se da Los Angeles si va a New York o da Portland a Miami, non vi domandate come facciano? Se pensate che una partita di calcio dura 58' effettivi e presenta 100 interruzioni, come vuole una statistica di Casarin, 15' di intervallo e tempi di respiro, se l'azione è in attacco o in difesa, a destra o a sinistra, che cosa dite? Credete davvero sia impossibile disputare 3 partite in 7 giorni o che il turnover non sia una delle invenzioni che accompagnano il calcio, come la famosa frase che lo vuole opinabile? Come è impossibile sia opinabile un'attività dove circolano i soldi, così ha dell'incredibile che un calciatore sia spremuto dopo 5 o 6 partite. Capisco il turnover nella parte discendente del campionato, con l'avvento della stagione calda, ma non andiamo oltre, anche perché ci sarà un motivo se i migliori vogliono giocare sempre. Ma forse nasce in seguito a un'altra moda, quella delle rose pletoriche, e alla difficoltà del tecnico nel gestire troppi uomini, con i tanti interessi che li accompagnano. Seppoi a fine campionato ci si accorge che a giocare sono stati 19 o 20, perché averne 27 o 28, come in molti casi? Non significano soldi buttati e problemi di gestione?

E veniamo a Conte, tecnico da 37 milioni netti in 3 anni. Chissà se avrà capito che le partite non le vince l'allenatore, perché prima c'è il presidente, poi la società e la squadra, e lui può solo perderle, come volevano i vecchi saggi. Ma non ha ancora trovato spiegazione alla sconfitta dell'Inter a Barcellona? Perché è stato negato un rigore a Sensi, quando era in vantaggio 1-0? Pensate a un errore? Ma a favore della società più forte! Può sbagliare Skomina, uno dei big, in modo tanto evidente? E il Parma non vinse 1-0 a San Siro lo scorso anno grazie a una direzione di Manganiello che fece infuriare Spalletti? E stavolta non è successa la stessa cosa con Chiffi? Allora, se Conte chiede rinforzi perché non sono sufficienti i 25 della rosa e la società dice di essere pronta a valutare la possibilità di eventuali ritocchi, sarebbe opportuno analizzare la vecchia frase che vuole il calcio un gioco stupido per persone intelligenti.