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L'Onorevole La RussaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 20 dicembre 2021, 09:00Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

L'Onorevole La Russa

Nella vita c'è sempre da imparare. E alcune sere fa devo ringraziare l'Avvocato Ignazio La Russa , Onorevole di FdI, per aver appreso che il calcio è un gioco. Nel salotto di SportItalia ha insistito, nel timore qualcuno non capisse. Sono rimasto di sale, poi, tornato in me, ho domandato: come è possibile che un politico di lunga pezza commetta simile errore e dimentichi di aggiungere una congiunzione, perché il calcio è anche un gioco. Per di più un uomo di cultura. Ancora una volta Lady Radio deve ricordare che il Corriere dello Sport - Stadio, nel dicembre '94, titolava "Miliardopoli" un'intervista al Presidente della FIFA, il brasiliano Havelange. Nel sommario si leggeva: "Con 225 miliardi di dollari non c'è azienda che possa assolutamente tenere testa al mondo del pallone". Si elencavano le prime dieci società per capitalizzazione in borsa. L'unica che si avvicinava al calcio, con 213 miliardi, era la Nippon T&T, ma dalla Royal Dutch Shell alla General Electric, la Mitsubishi Bank, la Exxon e la Toyota, le differenze erano notevoli. In Italia guidava la hit parade Assicurazioni Generali con 34 miliardi.

Da allora, con l'incremento dovuto ai soldi delle tv, il gap è aumentato. Facile ricordare che nel Belpaese la FIGC ha un milione e 200mila tesserati, 14mila società, con 300mila dipendenti, 500mila che fanno volontariato, disputa 600mila partite l'anno e ha un fatturato che, con l'indotto, nessuno può quantificare. Seppoi mi soffermo un attimo a ricordare che l'FBI ha fatto saltare i vertici della FIFA per il pastrocchio dei Mondiali in Qatar, a danno degli USA, e, per contropartita, Putin ha voluto, per la prima volta, un avvocato dell'Est, lo sloveno Ceferin, alla guida dell'UEFA, l'Onorevole La Russa si renderà conto che il calcio non è un gioco, almeno per le nazioni più potenti del pianeta. E Florentino Pérez non è l'uomo più importante della Spagna, con un'impresa che conta 200mila dipendenti e fa grandi opere, dagli USA al Canada e all'Australia, oltre ad essere il Presidente del Real Madrid, il club più titolato al mondo? E gli Agnelli non sono da sempre alla guida della Juventus e dell'organizzazione calcistica fino a poco tempo fa? E nell'America del Sud tre nazioni non avevano premier ex presidenti di società, a partire dall'Argentina con Macrì, numero uno del Boca Juniors? E Berlusconi siamo sicuri che avrebbe guidato l'Italia senza il Milan? Ecco perché viene da pensare che il calcio sia anche un gioco e, per favore Onorevole, non dimentichi la congiunzione!