Messi: "Tante cose false su di me. Voglio vincere con l'Argentina"

Leo Messi non le manda a dire. L'argentino, intervistato da Radio Club Octubre 94.7 ha parlato duramente dell'aria che si respira intorno alla Nazionale argentina: "Ormai è diventata una moda inventare cose su di me. La realtà è prima della pausa di dicembre ho avuto la pubalgia e non ho potuto allenarmi al meglio. L'infortunio all'inguine è complicato, non passa da un giorno all'altro. Ora sto bene, ma non sono certamente al meglio. Il Mondiale in Russia è stato un duro colpo, uno dei momenti peggiori che ho vissuto con la Seleccion. È stato tutto sbagliato fin dalla prima partita, non era quello che volevamo e che aspettavamo. Questa generazione argentina è stata maltrattata. Questo gruppo non ha bisogno di vendere fumo. Voglio vincere qualcosa con questa maglia: giocherò tutte le partite importanti, molte persone mi hanno detto di non tornare, anche mio figlio mi ha chiesto perché tutti mi massacrano quando gioco l'Argentina.

A Barcellona ci alleniamo sempre allo stesso modo, non è facile arrivare in Nazionale e vincere un trofeo. Le squadre si costruiscono passo dopo passo. La filosofia del Barcellona è ormai storica. L'Argentina non ha giocatori adatti per giocare in quel modo e non c'è il tempo necessario per allenarli.

La difesa a 5 contro il Venezuela? Sono rimasto sorpreso perché nei giorni precedenti ci eravamo allenati diversamente. È giusto fare test in amichevole, il CT trarrà le sue conclusioni.

Giocare al Newell's in futuro? Mi piacerebbe, ma non è facile tornare in Argentina. Devo pensare alla mia famiglia ed ai miei figli. Dipende anche da loro.

Icardi? Credo di aver giocato due partite con Icardi, non so cosa cosa gli sia successo per dire che il gruppo prima era negativo. Non so cosa volesse dire, non abbiamo mai trattato male nessuno