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Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-GianaErminio 3-3
lunedì 17 dicembre 2018, 08:00In Primo Piano
di Alessandro Laureti
per Ternananews.it

Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-GianaErminio 3-3

1 La Ternana voleva essere la lepre ma si ritrova a fare l’inseguitrice

Abbiamo imparato che “volevamo essere la lepre ma ci ritroviamo a fare l’inseguitrice”: queste le parole del presidente Stefano Ranucci al termine della partita contro la Giana Erminio. La classifica d’altronde dice questo. Il Pordenone e dunque la prima posizione ora distano 7 punti dai rossoverdi. La squadra di Attilio Tesser ha 35 punti contro i 27 della Ternana che ora è a -1 dalla Fermana (terza) e a -2 dalla Triestina seconda.

2 Inizia a finire la pazienza di tifoseria e società

Abbiamo imparato che la pazienza di tifoseria e società nei confronti della squadra inizia a finire. L’allenatore ha ricevuto la prima vera contestazione da quando è sulla panchina della Ternana con tanto di coro pro dimissioni lanciato dalla Curva Est. Anche la squadra è stata duramente criticata da una parte dallo stadio, non dalla Curva Nord che invece a fine partita ha ottenuto un confronto con gli stessi giocatori. Di sicuro la pazienza della società sta finendo. Il presidente Ranucci ha puntato il dito contro i giocatori tirando fuori dalla contesa l’allenatore, per ora.

3 Frediani + Bifulco, la Ternana ha trovato le sue ali

Abbiamo imparato che la Ternana può contare su due ali di razza. Frediani e Bifulco hanno dimostrato con i gol e le prestazioni di meritarsi la maglia rossoverde e soprattutto di giocare dal primo minuto. Della rosa sono probabilmente quelli che stanno meglio di tutti e non perdono occasione per dimostrarlo. Contro la Giana Erminio hanno segnato e fatto segnare. Oggi sono una risorsa imprescindibile.

4 Diaki… no. Il difensore e la sua preoccupante involuzione

Abbiamo imparato che Modibo Diakité è entrato in un tunnel pericoloso. Il centrale difensivo è alle prese con una preoccupante involuzione tecnico-tattica. Da punto di forza della squadra, con il passare delle giornate è diventato anello debole. I suoi errori individuali ora costano gol e punti alla squadra. In questo momento è si un fatto ma negativo.

5 La società vuole la B

Abbiamo imparato che la società vuole la serie B. Per carità nulla di nuovo. D’altronde i vari Bandecchi e Ranucci lo stanno ripetendo da mesi. A conferma di questo le parole del presidente nel post partita contro la Giana Erminio “le prossime tre partite saranno decisive per la società che ha fatto investimenti importanti per raggiungere l’obiettivo prefissato”. Chiaro che in caso di ulteriori passi falsi la rincorsa alla B sarà ancora più difficile.