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LIVE - La presentazione di Cesar Falletti: "Vogliamo tornare in Serie B"
sabato 19 settembre 2020, 15:25In Primo Piano
di Ternananews Redazione
per Ternananews.it

LIVE - La presentazione di Cesar Falletti: "Vogliamo tornare in Serie B"

Aggiornamento in corso...

Dopo Diego Peralta è stato il turno di Cesar Falletti presentarsi.

Cosa ti sei portato dietro da Terni nelle tue esperienze successive visto che poi sei tornato...
"Nel cuore mi sono portato gli ultimi due anni in cui abbiamo fatto bene. Specialmente l'ultimo anno con mister Liverani quando siamo riusciti a salvarci nonostante tutti fossero convinti che non ce l'avremmo fatta. Perché sono tornato? Il progetto ambizioso che ha la società. Vogliono tornare in B e farò di tutto per aiutare la squadra ad ottenere questo risultato".

Come mai hai scelto la Ternana?
"Sono andato in Messico per giocare. Già a gennaio avevo voglia di tornare, lì non stavo giocando, ero lontano da casa e non stavo bene. Poi sono successe tante cose. Quando ha chiamato la Ternana non ci ho pensato due volte. Mio figlio è nato qui".

L'esperienza Messicana negativa?
"Ero andato per giocare invece mi sono ritrovato in tribuna. Ho sbagliato scelta. Non sarei dovuto andare. Adesso sono felice di stare qui perché è quello che voglio".

A Bologna invece?
"Sono arrivato e stavo giocando bene. Ho fatto un grande ritiro. Poi all'ultima partita del ritiro mi sono infortunato e sono stato fuori 4 mesi. Ho sofferto per riconquistare lo spazio conquistato. Non smetterò mai di ringraziare il Bologna per l'opportunità che mi ha dato". 

Che Cesar ritroviamo a distanza di tre anni?
"Non mi sento un leader. Posso dare una grande mano, ma come me anche tanti miei compagni. C'è una rosa forte e determinata di fare bene. L'ho visto appena entrato nello spogliatoio. Si vede anche negli allenamenti dove lavoriamo a mille all'ora. Questa qualità di allenamento dobbiamo portarla anche in partita. Adesso inizia il campionato e dobbiamo essere pronti". 

Come stai?
"Rispetto ai miei compagni sono un pò indietro. Ero a casa, mi allenavo da solo. Ho parlato con il Prof e gli ho detto di rimettermi in riga. Ho giocato a Pescara e mi sono sentito stanco. Con il lavoro che sto facendo credo di stare bene già per martedì".

Torni per la C...
"Non ci sono spazi, ci sarà gente dura che picchierà. Sono pronto e determinato".

Hai già parlato con Lucarelli?
"Gli piace giocare 4-2-3-1 e a me piace tanto perché ho libertà di movimento, posso giocare con la punta ma anche con gli esterni. Gioco dove mi mandano, ci mancherebbe. Non dirò mai di no. Questo sarà un campionato difficile. Ci sarà bisogno di mettere qualità ma in Serie C non basta. Servirà correre".

Hai sentito Avenatti?
"Si e vi saluta tutti. Gioca e bene in Belgio. E' contento dove sta così come è contento del mio ritorno alla Ternana". 

Senti addosso la responsabilità?
"No perché c'è un grande gruppo. Questo campionato non lo vince Falletti, Vantaggiato o Marilungo. Ho parlato con Lucarelli e me l'ha ribadito pure lui che non devo vincerlo da solo ma con la squadra, il gruppo". 

Che messaggio ti senti di dare alla tifoseria?
"Di stare tranquilli perché faremo di tutto per cercare di salire di categoria". 

Quanto è stato importante il lavoro svolto dalla Ternana in questi mesi?
"Dal primo momento che ho parlato con loro gli ho detto che volevo tornare. Come l'ho detto alla mia famiglia erano felicissimi. Ho bisogno di sentirmi importante e bene. In Messico ho sprecato un anno. La scelta è stata la Ternana. Dopo si parlava di tante squadra ma io ho detto subito sì alla Ternana. Il procuratore e la società hanno fatto tutto per accontentarmi e farmi venire qui. A gennaio c'era già stato un contatto ma avevo il contratto che mi impediva di spostarmi. Se fosse stato possibile sarei venuto già a gennaio".

Qui hai trovato Ferrante che è sudamericano come te...
"Si e insieme prendiamo il mate. Con lui è stato tutto più facile in questa settimana. Abbiamo giocato contro in passato ma non lo conoscevo. E' stato squisito in questi primi giorni, mi ha aiutato tantissimo ad ambientarmi".

Il 10 ce l'ha Vantaggiato...
"Non mi interessa. E' un giocatore importante e se la merita. Io prenderò uno dei numeri disponibili. La differenza la fa prestazione non il numero che hai sulla maglia".

A quale percentuale di condizione sei?
"Ho ancora da lavorare tanto. Sicuramente mi manca tanto. Se entro in campo farò sempre il massimo. Credo di essere almeno al 70%". 

Quando arrivasti la prima volta lo facesti con le scarpe in mano... cosa è rimasto di quel Falletti?
"I capelli no perché ho cambiato pettinatura - ride - nello spogliatoio mi sento più grande. Non sarò lo stesso di quegli anni. Certo Super Mario potrebbe sempre tornare. Con Fabio Ceravolo abbiano fatto tanti sketch. Se si vince è più facile ridere e scherzare. Ma noi dobbiamo pensare a quanto è complicato e difficile questo campionato. Dobbiamo pensare a portare a casa più punti possibili".

Quali altri ex rossoverdi ti hanno chiamato?
"Ho avuto messaggi di Ceravolo che mi ha detto "bentornato a casa" gli ho detto di tornare e mi ha risposto che è complicato poi non ha più risposto, non so se ci sta pensando - sorride - a parte tutto ho ricevuto tanti messaggi e mi ha fatto piacere".

Ti aspettavi questa accoglienza?
"No, non credevo di ricevere tutto questo affetto".

Vero che c'era pure la Reggina su di te?
"Si ma io avevo deciso di tornare a Terni già da gennaio perché avevo bisogno di stare bene. Ringrazio il mister Toscano per il suo interessamento. Loro hanno una squadra con una rosa buona e io avevo paura di sbagliare scelta, di non trovare lo spazio di cui ho bisogno e che credo e spero di trovare qui".

Se foste rimasti tutti dove sareste arrivati con Liverani?
"Sicuramente nei playoff perché ci sentivamo bene e giocavano bene. Se ci fosse stata quella squadra l'anno successivo con Liverni in panchina avremmo fatto qualcosa di importante". 

Quest'anno ritroverai d'avversario il Palermo...
"Altra piazza dove mi sono trovato molto bene. Peccato per com'è andata quella stagione. Avevamo una grande squadra e potevamo anche andare in A".