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Incontro con un ex-rossoverde: Ivan VaroneTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 11 febbraio 2021, 17:00News
di Ternananews Redazione
per Ternananews.it

Incontro con un ex-rossoverde: Ivan Varone

L'intervista all'ex rossoverde Varone, a cura di Marco Barcarotti

Se si prendono come riferimento gli ultimissimi anni della Storia della Ternana non si può certo dire che siano stati di grandi soddisfazioni. Anzi, tutt’altro!
Nella scorsa stagione purtroppo c’è stata la sconfitta ai playoff di serie C contro il Bari mentre nella stagione precedente, partiti per un campionato di vertice ci si è ritrovati a salvarsi dalla retrocessione in serie D solo nelle ultime battute di campionato.
Ma la stagione più amara per i tifosi rossoverdi è stata sicuramente quella del campionato 2017-’18 che ha sancito la retrocessione in serie C, dopo sei stagioni di serie cadetta.
Proprio nell’estate del 2017 c’era stato l’avvicendamento societario con la cessione della proprietà dalla famiglia Longarini all’imprenditore Bandecchi, proprietario dell’Università telematica Unicusano.
Ciò che è accaduto successivamente è storia recente ma per questo numero di “DAJE MO’” facciamo un piccolo passo indietro ed abbiamo incontrato un ex-rossoverde di quella stagione disgraziata che, nonostante il triste finale, ha lasciato comunque un buon ricordo tra i tifosi delle Fere: Ivan Varone.
Varone nasce a Napoli l’11/10/1992 e cresce calcisticamente nelle fila del Napoli Sud nel ruolo di centrocampista.
La sua carriera professionistica si svolge in squadre di serie D e C e proprio con l’arrivo in maglia rossoverde fa il suo esordio in serie B dove, come abbiamo già detto, rimarrà una sola stagione. Successivamente tornerà in serie C e nella scorsa stagione vestendo la maglia della Reggiana si toglierà la bella soddisfazione professionale di vincere i playoff di serie C proprio contro quel Bari che aveva eliminato così immeritatamente la Ternana.
Attualmente gioca in serie B facendo tuttora parte della rosa della squadra emiliana.

1) Si ricorda il suo primo “contatto” con un pallone da bambino?

Ho iniziato prestissimo a dare calci ad un pallone, praticamente fin dai primi passi. All’età di quattro anni e mezzo i miei genitori mi hanno iscritto ad una scuola calcio, tanta era la mia passione, poi cominciai a giocare nella squadra dilettantistica del Napoli Sud.
Un vero e proprio amore a prima vista per il gioco più bello del mondo, che continua tuttora.

2) Cosa facevano i suoi genitori? L’hanno seguita fin dagli inizi nel mondo del calcio?

Avevano una piccola attività commerciale a Napoli, ma siccome non c’era lavoro a sufficienza ci siamo trasferiti a Vignola (MO).
Mi sono stati di grandissimo aiuto per raggiungere il mio sogno, che era anche il loro, di riuscire a far diventare la mia passione una professione. Hanno fatto tantissimi sacrifici per farmi realizzare ed ora che la mia mamma non c’è più so che lei mi segue dal cielo ed è felice per quello che faccio.

3) Ricorda la sua prima partita in una società professionistica?

Militavo nel Savona in serie C e giocavamo ad Ancona (Ancona-Savona 1-1, il 31-08-2014). Feci una bella prestazione e da quel momento ho cominciato a prendere consapevolezza delle mie possibilità, e pure se le difficoltà sono state tante la mia carriera cominciò a prendere la via che sognavo fin da bambino.
Però non mi fermo qui perché il mio obiettivo è quello di arrivare in serie A!

4) Arrivò a Terni, come detto, nell’estate del 2017 proveniente dal Fondi. Quali furono i retroscena di questa operazione di mercato?

A Fondi avevo fatto una bella stagione, realizzando anche sei goal. Al termine del campionato avevo avuto molte richieste, tra cui un contatto con una squadra di serie B, poi però mi è stata prospettata la possibilità della Ternana e a quel punto, conoscendo già il Mister, il D.S. ed il Presidente, di cui ho grandissima stima, non ho avuto nessun dubbio sulla scelta, anche perché Terni è una grande piazza e quindi non potevo certo rifiutare.

5) Sulla panchina di quella squadra sedeva Mister Pochesci, il quale anche lui proveniva dalla società laziale. Che rapporto aveva con il Mister?

Avevo con lui un rapporto diretto, schietto, così come schietto era anche lui. Gli devo molto perché mi ha fatto crescere tantissimo ed ha sempre creduto in me, e pure se alla fine ci sono state delle incomprensioni io lo ringrazierò sempre per quello che ha rappresentato per me.

6) Fece il suo esordio in campionato proprio alla prima partita (Ternana-Empoli 1-1, il 26/08/2017). Ricorda quali furono le sue impressioni al momento dell’entrata in campo?

La ricordo benissimo perché è stata una delle serate più belle della mia carriera fino ad oggi. Inizialmente ero molto emozionato e carico, anche perché lo stadio era pieno di tifosi, con delle coreografie bellissime ed emozionanti, poi una volta iniziata la partita tutto si è messo a posto ed alla fine risultai tra i migliori in campo.
Un’emozione indescrivibile al momento del goal di Finotto su mio assist, con un’ottima prestazione della squadra contro la formazione più forte del campionato, la quale al termine dello stesso fu promossa in serie A.

7) In quella stagione realizzò un goal, purtroppo non determinante ai fini del risultato finale (Ternana-Venezia 2-3, il 30/09/2017). Che ricordi ha di quella giornata?

Ricordo che in quella partita dovevo giocare titolare ma in settimana avevo avuto qualche problemino fisico e quindi iniziai dalla panchina. Entrai nel secondo tempo, quando perdevamo per 2-0, poi fece goal prima Montalto e subito dopo pareggiammo, nel giro di un minuto, con il mio goal. Andai ad esultare sotto la curva Est dei nostri tifosi: una gioia indescrivibile!
Alla fine però purtroppo non riuscimmo a portare via il risultato.

8) Lei era in campo nel derby al Liberati contro il Perugia (Ternana-Perugia 1-1, il 26/11/2017) quando agli “amati” cugini venne concesso un rigore molto dubbio al 90°. Che sensazione ebbe in quel frangente?

Di quel derby ricordo i tifosi che avevano cominciato a caricarci già molto prima, venendoci anche ad aspettare al nostro arrivo allo stadio. Per me che sono un tipo molto emotivo questo mi aveva motivato tantissimo ed ero veramente carico al momento di scendere in campo!
Noi facemmo una grandissima partita e sinceramente meritavamo ampiamente la vittoria, poi purtroppo arrivò quel rigore molto dubbio che rovinò tutto. Fu una grande delusione per noi e per tutto l’ambiente perché lo stadio era pieno, con la tifoseria rossoverde che meritava la vittoria per come aveva preparato quella partita e per il tifo che aveva espresso per tutti i 90 minuti.

9) A metà campionato Mister Pochesci viene sostituito da Mister Mariani prima e Mister De Canio poi. Da punto fermo con Mister Pochesci lei diventa praticamente pedina di esubero con Mister De Canio. Cosa era accaduto?

A Gennaio avevo avuto delle richieste da diverse società importanti di serie B e da una di serie A che stava lottando per la salvezza, le quali mi avrebbero preso o comunque lasciato in prestito alla Ternana, ma io ai miei agenti avevo detto che comunque preferivo rimanere a Terni, dove stavo benissimo.
Per questo motivo, e non ho mai capito il perché, venni messo un po' da parte già da Pochesci, ma anche dopo il suo esonero, con l’arrivo di Mister Mariani io rimasi spesso fuori. Con l’arrivo poi di Mister De Canio le cose non cambiarono affatto e solo nelle ultime partite ricominciai a giocare qualche spezzone ma ormai era troppo tardi per sperare nella salvezza.

10) Nel derby di ritorno (Perugia-Ternana 2-3, il 22/04/2018, dopo essere andati sotto di due reti) lei sedeva in panchina. Provò più gioia per l’incredibile vittoria o più amarezza per il fatto che non ebbe modo di scendere in campo?

In quel momento tutti remavamo dalla stessa parte per riuscire a raggiungere l’agognata salvezza. E’ ovvio che avrei voluto tantissimo giocarlo ma vi assicuro che lo vissi intensamente anche stando seduto in panchina! Come dimenticare la gioia indescrivibile dei nostri tifosi, sia al Curi al termine della partita che al ritorno a Terni, con migliaia di persone impazzite di felicità ad attenderci?
Si, avrei voluto scendere in campo quel giorno ma anche se non fu così la gioia fu grandissima!

11) Dopo quella esaltante vittoria tutto l’ambiente rossoverde si aspettava la giusta salvezza, invece incredibilmente arrivarono cinque sconfitte nelle altrettante partite finali del campionato. Cosa è successo?

Il rammarico più grande della stagione fu proprio quell’incredibile finale!
Se avessimo vinto la partita successiva al derby, contro il Pescara (Ternana-Pescara 0-3, il 28/04/2018), saremmo addirittura usciti dalla zona retrocessione in classifica, invece inspiegabilmente dopo 20 minuti eravamo già sullo 0-3. Roba da non crederci! Una sconfitta amarissima, senza attenuanti, in una partita decisiva.
Purtroppo io ero in panchina e quindi ho anche il rammarico di non aver potuto dare una mano ai miei compagni, anche se c’è da dire che non sarebbe stato facile comunque perché avevamo un calendario difficile fino al termine del campionato e noi eravamo costretti a vincerle tutte o quasi.

12) Chi erano i leader nello spogliatoio di quella squadra?

Paolucci, Defendi: grandi giocatori e grandi uomini, dalla forte personalità. Anche Valjent, con un carattere un po' silenzioso ma che si faceva sentire quando serviva.
Io stesso ho cercato di dare tutto me stesso per essere da esempio per dare una mano ma purtroppo non è bastato.

13) Quale è la sua partita in maglia rossoverde che ricorda con più emozione? Per quale motivo?

Sicuramente, come ho già ricordato, la partita di esordio in serie B contro l’Empoli con il mio assist e la partita contro il Venezia per il mio goal.

14) Dei suoi ex-compagni, con chi legò maggiormente? E con chi, se ci fu, ebbe delle incomprensioni? E perché?

Io ho un carattere per cui difficilmente ho un cattivo rapporto con i miei compagni di squadra. Dico sempre ciò che penso e cerco sempre di essere di aiuto agli altri e questo mi aiuta nel rapporto con chi mi sta vicino.
Di quella stagione potrei fare i nomi dei compagni che come me provenivano dal Fondi, come Signorini, Albadoro, Tiscione, ma anche con gli altri ho avuto un rapporto sempre schietto e sincero.

15) Che rapporti avevate voi giocatori con il Presidente Ranucci ed il Patron Bandecchi?

Personalmente ho avuto sempre un buon rapporto con entrambi, a parte quell’incomprensione con il Presidente Ranucci al momento del mercato invernale di cui parlavamo prima.
Con il Presidente Bandecchi poi c’è una grande stima reciproca ed ogni tanto ci sentiamo, magari per farmi i complimenti dopo una mia buona prestazione. E’ una persona fantastica e credo che la Ternana non poteva trovare un presidente migliore di lui.

16) Al termine del campionato lei verrà ceduto al Cosenza. Una sua scelta o della Società?

Avevo diverse richieste da parte di società di serie B ma io sarei voluto rimanere alla Ternana perché non mi piaceva di lasciare dopo quella amara retrocessione ed avevo dato la mia disponibilità a rimanere anche in serie C. Purtroppo Mister De Canio, insieme alla Società, decisero di cambiare quasi totalmente i protagonisti di quella sfortunata stagione ed a quel punto non ho avuto modo di fare diversamente che trasferirmi al Cosenza.

17) Cosa si porta dietro il professionista Varone dell'esperienza di Terni?

Per me è stata una grande esperienza professionale ma anche una delusione infinita per la retrocessione. Credo che Terni non meriti la serie C e mi auguro che al più presto si riprenda ciò che gli appartiene.

18) Dopo Cosenza, Carrarese e poi Reggio Emilia, dove l'anno scorso ha raggiunto la B dopo la vittoria in finale playoff con il Bari. In quella gara ha pensato di giocare un po' anche in nome dei suoi ex tifosi?

Quella partita ovviamente è stata molto importante per la mia carriera e sono orgoglioso di averla giocata. Molti amici ternani mi spronarono a giocarla anche per loro e quindi averla vinta mi ha reso veramente felice per tutti: per me, per loro e per i tifosi della Reggiana.

19) Qual è oggi il legame di Varone con la città di Terni e con i suoi tifosi?

Di Terni ho un ricordo bellissimo ed ho ancora tanti amici che sento spesso, così come mia moglie che si sente con le sue amiche ternane.
Mi dispiace tantissimo per il finale amaro di quella stagione ed è anche per questo che vi auguro veramente tutto il meglio possibile. Avrete sempre un tifoso in più che vi guarda e vi sostiene!

La carriera di Varone in rossoverde:

2017-‘18 (Serie B): Presenze in campionato: 23, Goal: 1                                                                                                                                                           Presenze in Coppa Italia: 0, Goal subiti: 0

La carriera di Ivan Varone:

2009-’10: Boca Pietri Carpi (serie D) presenze: 2; goal: 0
2010-’11: Santarcangelo (serie D)      presenze: 24; goal: 3
2011-’12: Siena (Giovanili)                presenze: ?; goal: ?
2012-:      Pavullese (serie D)              presenze: 9; goal: 0
2012-’13: Castiglione (serie C2)         presenze: 10; goal: 0
2013:        Formigine (serie D)            presenze: 10; goal: 0
2013-’14: Olbia (serie D)                    presenze: 14; goal: 2
2014-’15: Savona (serie C)                 presenze: 7; goal: 0
2015-:      San Marino (serie C)          presenze: 12; goal: 2
2015-’16: Chieti (serie D)                 presenze: 34; goal: 13
2016-’17: Racing Fondi (serie C)       presenze: 35; goal: 3
2017-’18: Ternana (serie B)               presenze: 23; goal: 1
2018-:      Cosenza (serie B)               presenze: 3; goal: 0
2019-:      Carrarese (serie C)             presenze: 17; goal: 2
2019-’20: Reggiana (serie C)             presenze: 24; goal: 7
2020-’21: Reggiana (serie B)             presenze: 14; goal: 2
 

                                                                        Marco Barcarotti

(intervista realizzata nel Gennaio 2021)

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