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Un mercato conservativo
giovedì 2 febbraio 2023, 09:00Editoriale
di Ternananews Redazione
per Ternananews.it

Un mercato conservativo

Nessun fuoco d’artificio, nessun colpo di magia dell’ultimo minuto. Nessun acquisto. Forse solo i più romantici si sono arresi all’ultimo giorno di mercato rossoverde: perché basta essere cinici e pratici per capire cosa sarebbe successo in quest’ultima settimana.

La Ternana non ha comprato nessuno, semplicemente perché a prescindere si era deciso che non ce ne fosse una straordinaria urgenza. E se fosse nata l’occasione magari l’avrebbe colta. L’occasione non è stata neanche cercata, visto che poi le vicissitudini che hanno coinvolto il presidente Bandecchi hanno consigliato la società a comportarsi in maniera iperprudente anche sul mercato. Nessuna spesa in più, anzi se possibile si risparmia, visto che il flusso dei soldi fra l’Università e la società di calcio (e le altre aziende in capo alla Niccolò Cusano) è stato proprio l’oggetto dell’inchiesta della Guardia di Finanza.

La Ternana ha seguito un’indicazione principale: sfoltire la rosa. Andreazzoli preferisce lavorare con un gruppo ristretto e così sono partiti Spalluto (14 minuti totalizzati in stagione con la maglia rossoverde), Rovaglia (109 minuti), Celli (206), Raul Moro (298) più Pettinari che voleva andare via. Insomma sono andati via i meno utilizzati in assoluto. Come loro (ma rimasti in rossoverde) Capanni (61) e Paghera (168) ma praticamente tutti fatti con Andreazzoli in panchina.

Con il senno di poi magari qualche operazione poteva essere fatta diversamente: il cambio di modulo per esempio è arrivato dopo la cessione di Celli. Si fosse cavalcata prima questa opportunità magari si potevano fare delle considerazioni diverse. Ma anche qui Andreazzoli ha dimostrato una grande duttilità e una grande esperienza al servizio della società.

Martella, corteggiato dal Palermo, è rimasto. E siccome non solo non si trovano difensori mancini affidabili ed esperti, non solo speriamo a breve rientrerà Capuano, ma c’era anche il problema di cui sopra degli investimenti da evitare ecco che Martella rimane. Non solo: raddoppia. Farà anche il “braccetto” di sinistra e proprio così lo sta provando Andreazzoli dopo aver incassato la sua disponibilità. E visto che sulla fascia sinistra oggi è chiuso da Corrado, chissà che non ci sia un nuovo ruolo e quindi una nuova carriera per Martella (che con il piede che ha potrebbe aiutare nella costruzione la squadra in maniera decisamente efficiente).

In mezzo al campo c’era un Cassata non particolarmente contento del suo recente utilizzo. Ci fosse stata la possibilità magari uno scambio si poteva anche fare (vedi Da Riva, che non è stato possibile cavalcare a causa di costi completamente differenti dei due giocatori). Anzi a centrocampo, esattamente come per Martella, le richieste arrivate per i giocatori rossoverdi (soprattutto per Palumbo anche dalla Serie A, vedi Sampdoria) non hanno attaccato. La Ternana si tiene stretta i suoi giocatori migliori.

In attacco la partenza di Pettinari è stata concordata: non c’erano più i presupposti per continuare insieme. La Ternana aveva anche pensato a sostituirlo con Esposito, poi l’ulteriore riflessione (oltre al discorso economico): ora giocando con due punte e con 4 big per due posti (Partipilo, Falletti, Donnarumma e Favilli) aggiungerne un sesto (perché nel reparto c’è anche Capanni) sarebbe stato un lusso. Che ora la Ternana non vuole e non può permettersi.

Insomma mercato conservativo con le idee sempre chiare. Con una linea di pensiero e la consapevolezza che per continuare a sognare non c’è bisogno di stravolgere nulla (già molto è stato cambiato: vedi la panchina) ma di continuare a lavorare con serietà e dedizione come successo finora. E recuperare spirito e smalto, come piano piano sta succedendo: Capuano in difesa, Cassata e Coulibaly a centrocampo, Donnarumma, Favilli e Falletti in attacco. Ognuno con una storia diversa, ognuno che ancora oggi per infortuni e recuperi non è riuscito a brillare come avrebbe voluto. C’è un girone intero per rimettersi in pista