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L'Editoriale sulla C - Countdown per i calendari. Neo Avellino
Editoriale di Luca Bargellini per TuttoC.com
Procede secondo le attese il programma di avvicinamento della Lega Pro alla prossima stagione. Il 24 giugno la deadline per le iscrizioni, il 12 luglio la definizione degli organici da parte del Consiglio Federale e il 16 la composizione dei tre gironi. Adesso manca solo il calendario, la cui cerimonia è fissata per giovedì prossimo a Roma, nelle sale del CONI, una location speciale per rendere omaggio ai 60 anni della Lega Pro.
Una giornata, quella del 25, che però potrebbe vedere ai nastri di partenza non solo le 59 squadre già ammesse al campionato di terza serie, ma 60. In ballo ci sono, infatti, i ricorsi (udienza fissata per il 23) di Bisceglie e Audace Cerignola, le due società estromesse da riammissioni e ripescaggi per non aver "soddisfatto i requisiti infrastrutturali" legati ai rispettivi impianti. Una ipotesi questa supportata dalle parole di Francesco Ghirelli nel giorno dei festeggiamenti per il 60° compleanno della terza serie ("59 squadre... per ora"), ma anche dalla estrema fiducia che trapela in particolare da casa Bisceglie, con il presidente Canonico che ha affidato la difesa del suo club ad un avvocato di grande esperienza come Eduardo Chiacchio. Vedremo come andrà.
Intanto in seno alla nuova Serie C un piccolo neo già c'è. Ed è quello legato all'Avellino. Mentre le altre società lavorano sul mercato e ipotizzano quali siano le favorite dei tre gironi (per la cronaca parlare di Monza e Bari è piuttosto facile per chiunque, discorso diverso invece per il girone B dove la situazione è decisamente più livellata) il club irpino si trova a vivere una situazione paradossale. Completata l'iscrizione al campionato sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza i beni della Sidigas, società che detiene il pacchetto azionario del sodalizio irpino, a causa dei debiti accumulati nei confronti di Stato e privati. Per questo motivo il nuovo Avellino, fresco di ritorno fra i Pro ad un anno esatto dal fallimento, si trova a dover costruire una squadra senza alcun tipo di fondi. In sintesi potranno arrivare solo calciatori a parametro zero e niente di più. Intanto si cerca un compratore grazie anche all'aiuto dell'amministrazione comunale. I Lupi sono infatti una società sana e non soggetta al sequestro imposto alle aziende del patron De Cesare. Qualcosa si muove ma il traguardo appare ancora lontano e se le cose non dovessero risolversi in maniera veloce la Serie C oltre ad una squadra con un valore tecnico forzatamente inferiore alle altre vedrebbe subito sgualcire la sua rinnovata immagine di lega finalmente pronta a lasciarsi il passato alle spalle.
Un passato che non dovrebbe mai essere dimenticato in modo tale che si trasformi in lezione. In sessanta anni di Lega Pro di brutte pagine ce ne sono state e di personaggi che hanno legato il nome della terza serie a condanne giudiziarie e sportive altrettanti. Peccato che alcuni di loro fossero invitati al compleanno della lega. Un neo brutto da vedere.
Una giornata, quella del 25, che però potrebbe vedere ai nastri di partenza non solo le 59 squadre già ammesse al campionato di terza serie, ma 60. In ballo ci sono, infatti, i ricorsi (udienza fissata per il 23) di Bisceglie e Audace Cerignola, le due società estromesse da riammissioni e ripescaggi per non aver "soddisfatto i requisiti infrastrutturali" legati ai rispettivi impianti. Una ipotesi questa supportata dalle parole di Francesco Ghirelli nel giorno dei festeggiamenti per il 60° compleanno della terza serie ("59 squadre... per ora"), ma anche dalla estrema fiducia che trapela in particolare da casa Bisceglie, con il presidente Canonico che ha affidato la difesa del suo club ad un avvocato di grande esperienza come Eduardo Chiacchio. Vedremo come andrà.
Intanto in seno alla nuova Serie C un piccolo neo già c'è. Ed è quello legato all'Avellino. Mentre le altre società lavorano sul mercato e ipotizzano quali siano le favorite dei tre gironi (per la cronaca parlare di Monza e Bari è piuttosto facile per chiunque, discorso diverso invece per il girone B dove la situazione è decisamente più livellata) il club irpino si trova a vivere una situazione paradossale. Completata l'iscrizione al campionato sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza i beni della Sidigas, società che detiene il pacchetto azionario del sodalizio irpino, a causa dei debiti accumulati nei confronti di Stato e privati. Per questo motivo il nuovo Avellino, fresco di ritorno fra i Pro ad un anno esatto dal fallimento, si trova a dover costruire una squadra senza alcun tipo di fondi. In sintesi potranno arrivare solo calciatori a parametro zero e niente di più. Intanto si cerca un compratore grazie anche all'aiuto dell'amministrazione comunale. I Lupi sono infatti una società sana e non soggetta al sequestro imposto alle aziende del patron De Cesare. Qualcosa si muove ma il traguardo appare ancora lontano e se le cose non dovessero risolversi in maniera veloce la Serie C oltre ad una squadra con un valore tecnico forzatamente inferiore alle altre vedrebbe subito sgualcire la sua rinnovata immagine di lega finalmente pronta a lasciarsi il passato alle spalle.
Un passato che non dovrebbe mai essere dimenticato in modo tale che si trasformi in lezione. In sessanta anni di Lega Pro di brutte pagine ce ne sono state e di personaggi che hanno legato il nome della terza serie a condanne giudiziarie e sportive altrettanti. Peccato che alcuni di loro fossero invitati al compleanno della lega. Un neo brutto da vedere.
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