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Scendere dalla B porta al dissesto e i club saltano. L'inchiesta de La Gazzetta dello SportTUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
venerdì 9 ottobre 2020, 10:34Serie B
di Claudia Marrone

Scendere dalla B porta al dissesto e i club saltano. L'inchiesta de La Gazzetta dello Sport

"Negli ultimi 15 anni sono retrocesse 55 squadre (6 sono state ripescate e nel 2017-18 sono scese in 5, con il Cesena per il caso plusvalenze) e di queste ben 27 sono andate incontro a un dissesto finanziario spesso sfociato nel fallimento. Tre di queste (Catanzaro, Pescara e Vicenza) sono comunque riuscite a restare in Serie C salvando il titolo sportivo, tutte le altre sono dovute ripartire dai dilettanti, e qualcuna è rimasta ancora oggi incastrata da quelle parti": così, esordisce l'inchiesta odierna de La Gazzetta dello Sport, che si occupa dei problemi patiti dai club che retrocedono dalla Serie B alla C, che molto spesso rischiano di sparire dal professionismo.
Come recentemente è successo al Trapani, come sta rischiando il Livorno, situazione monitorata dalla Lega Pro.

Problemi spesso legati al paracadute - le 4 retrocesse si dividono 3 milioni in base al piazzamento (900mila alla quartultima, 800mila alla terzultima, 700mila alla penultima e 600mila all’ultima), come ricorda il quotidiano - ma spesso anche alla mal gestione delle risorse, visto e considerato che negli ultimi tre campionati andati in archivio, su 13 squadre precipitate, solo tre (Cesena nel 2017-2018, il Foggia nel 2018-19 e adesso il Trapani) hanno detto temporaneamente addio ai pro. Certo, non poche, ma il bilancio sembra migliorato rispetto al passato.


Prendendo a esame gli ultimi 15 anni, nel 2005-06 fu solo il Catanzaro a scomparire, l'anno successivo toccò al Pescara mentre quello ancora dopo a Ravenna e Spezia. Il vero disastro, però, ci fu a margine del campionato 2008-09: delle quattro retrocesse, Rimini, Pisa, Avellino e Treviso, nessuna mantenne la C. I due anni successivi non furono da meno, brutto destino per Mantova, Gallipoli e Salernitana prima, per Piacenza, Triestina e Portogruaro poi.
La situazione migliorò al termine del torneo 2011-12, quando la sola Nocerina sparì; gli fece eco l'anno dopo il Grosseto, quello ancora successivo Padova e Reggina.
Si arriva poi al campionato 2014-15, l'esito negativo fu per il Varese, mentre le stagioni 2015-16 e 2016-17 furono un minimo più problematiche: Modena e Como prima, Vicenza e Latina poi.

Seguirono le prime riforme, adesso se ne attendono altre. Anche perché, occorre ricordarlo, club che magari riescono a sopravvivere un anno dopo la retrocessione in C, creano alle volte problemi alla stessa Lega Pro. Come fu con il Modena di Caliendo, solo per citare un esempio...