Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / ternana / Serie C
Dg Piacenza: "Il calcio non va fermato. Anzi, si dovrebbe semmai giocare ogni tre giorni"TUTTO mercato WEB
mercoledì 11 novembre 2020, 14:49Serie C
di Claudia Marrone

Dg Piacenza: "Il calcio non va fermato. Anzi, si dovrebbe semmai giocare ogni tre giorni"

Quando la squadra è ormai prossima a scendere in campo, in casa Piacenza, ai microfoni di tuttoc.com, è il Dg biancorosso Marco Scianò a fare il punto della situazione per quella che è la situazione del calcio in Italia: "Per me il campionato deve continuare parallelamente alla A e B. È vero che ci sono positivi, ma la situazione non è tale da presupporre uno stop. Finché i casi Arezzo, Palermo e Vibonese sono circoscritti a poche unità, si deve avere la forza di continuare perché i danni che si avrebbero immediatamente dal non continuare sarebbero elevatissimi. Inoltre, fermarsi non porterebbe a un reset dei positivi perché i giocatori non contraggono il virus giocando le partite ma durante la vita quotidiana e quindi guariti i positivi ne avremmo parallelamente degli altri. Con la pandemia dobbiamo saper convivere e governare il momento, non sarà una cosa transitoria. Dico di più, io sarei per giocare ogni tre giorni perché così facendo, con un tampone due giorni prima della gara, si avrebbe un controllo molto più alto rispetto a ora. Stando fermi avremo comunque tutti i costi di gestione che non potremmo stoppare oltre agli stipendi dei giocatori da corrispondere, quindi le società si ritroverebbero a pagare stipendi senza neppur giocare. E non è tutto: non giocando non ci sarebbe lo sviluppo dei contributi da minutaggio ma intanto le spese rimangono, in più c'è il tema degli sponsor perché con un'attività sospesa e un decreto attuativo che non arriva, gli sponsor avrebbero un valido motivo per stoppare i pagamenti. Bisogna tenere duro e dare un grande messaggio di continuità con lo sport perché all'orizzonte c'è la minaccia di un lockdown nazionale che dobbiamo assolutamente evitare".