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Sampdoria, Giampaolo: “Il pareggio con il Toro è importante perché è una squadra forte”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 17 settembre 2017, 21:03Notizie
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Sampdoria, Giampaolo: “Il pareggio con il Toro è importante perché è una squadra forte”

L’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo, in conferenza stampa ha commentato il pareggio con il Torino. Queste le sue parole:

Che peso specifico ha per la Sampdoria il pareggio con il Torino?

“E’ importante perché il Toro è una squadra forte, di qualità e che riesce sempre a mettere in difficoltà gli avversari. E’ importante perché per la nostra autostima perché la squadra ha saputo giocare una gara di spessore, quando c’è stato da giocare ha giocato e quando c’è stato da soffrire ha saputo farlo tutti assieme tenendo conto anche del fatto che venivamo da un periodo lungo di inattività (a causa della partita non giocata con la Roma per il maltempo e dal campionato fermo per gli impegni della Nazionale, ndr), venti giorni sono tanti in questo periodo. Forse alla fine siamo calati un po’ nel possesso palla, però, caratterialmente la squadra ha saputo condurre in fondo in maniera positiva la partita”.

Sulla destra ci sono sempre problemi, ha scelto Sala e poi l’ha sostituito perché ?

“Sala l’ho sostituito perché le caratteristiche migliori per contrastare Niang le ha Bereszynski e questo era un dubbio che ho avuto fino alla vigilia della partita e alla fine avevo optato per Sala per dargli continuità, proprio perché arrivavamo da venti giorni di inattività. La sostituzione non è mai per colpa, ma è sempre dettata dalle caratteristiche e Bereszynski ha un passo diverso da difensore e in quel momento c’era bisogno di un calciatore come lui”.

Come ha giudicato la prestazione di Zapata al di là del gol?

“Zapata mi è piaciuto perché ha saputo giocare per la squadra e ha lottato, ha rincorso, ha attaccato la profondità ed è stato forte nei duelli individuali. Bisogna mettere a posto alcune cose, ma quando si ha la disponibilità tutto si aggiusta con più facilmente”.

Praet è sempre più mediano, come già l’anno scorso lei lo vedeva.

“Sì, è un giocatore completo. E’ un centrocampista moderno e li può avere un’aspettativa diversa e di livello internazionale. Penso che anche lui ne sia convinto, tant’è che nelle ultime prestazioni che ha fornito sono sempre state di ottimo livello. Ma al di là dei singoli mi è piaciuta la prova collettiva della squadra che ha saputo soffrire nei momenti in cui il Toro ci ha creato qualche difficoltà”.

Stante la forza degli organici in campo e la qualità degli allenatori Torino e Sampdoria lotteranno per un posto in Europa League?

“Sono abituato a guardare nel breve termine e faccio fatica a pensare che cosa accadrà a maggio. Dico sempre ai miei calciatori che dobbiamo avere l’ambizione di migliorarci sempre, calciatori e allenatore compreso. Quel che sarà non lo so, dipenderà dal nostro lavoro, dalla nostra disponibilità, dalla nostra ambizione. Prima di dichiarare un obiettivo bisogna capire che cosa si può fare per raggiungerlo, altrimenti non ha nessun significato. Ragiono così e cerco di trasmetterlo ai giocatori e portare la squadra a pensare allo stesso modo. Quello che sarà, per quanto si riguarda, non lo so”.

Un commento su Strinic che ha esordito.

“Fa fatto bene per qualità e continuità. Conosce già il gioco, alla fine ho dovuto sostituirlo perché aveva i crampi, ma era inevitabile e se avessi potuto avrei fatto anche qualche sostituzione in più. Avrei sostituito anche Zapata perché non ha una condizione eccellente, ma sono cose che sapevamo. Strinic bene, Zapata bene, ma ribadisco, è il collettivo che mi è piaciuto”.