Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / torino / Ex granata
Ferrante: "Il mercato si è mosso poco e anche male per il Toro"TUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
martedì 4 febbraio 2020, 19:12Ex granata
di Marina Beccuti
per Torinogranata.it

Ferrante: "Il mercato si è mosso poco e anche male per il Toro"

Lunga intervista di Marco Ferrante che ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmisisone Stadio Aperto, delle ultime vicende granata.

“Una squadra importante come il Torino non può prendere 15 gol in una settimana", ha esordito uno dei più prolifici bomber della squadra granata.

"La scelta presa, per tutti, è la cosa migliore. Inoltre non si è optato per un traghettatore, ma per un ragazzo cresciuto in granata e che ha vinto qualcosa anche con la Primavera. Mi auguro che faccia bene. Ci ho giocato diversi anni insieme, condividendo lo spogliatoio. È un lottatore, ha il cuore Toro: questo è l’aggettivo migliore per definirlo. Nonostante fosse giovane quando giocavamo, era sempre solito a dare consigli ai compagni”.

Ferrante mostra di avere un po' di difficoltà a spiegare perchè sta mancando il tradizionale spirito granata: "Il Torino mi è sembrato rinunciatario, anche quando attaccava, lo faceva senza convinzione. E invece andava sempre in difficoltà quando la palla l’avevano gli altri. Non so cosa sia successo, forse non condividevano più quello che diceva il tecnico. Ma la maglia va sempre rispettata. Non è solo colpa della difesa, bisogna fare un discorso generale, c’è stato un calo corale”.

Il Torino può ancora rientrare nella corsa europea? Ferrante è titubante che possa succedere: "Inizialmente pensavo di sì, l'organico era cambiato poco rispetto all'anno scorso, quando la squadra aveva fatto bene. Adesso forse la coperta è un po' corta, mi viene da pensare e da chiedermi quale sia il vero Toro: se questo o quello della stagione passata. Il cammino granata è molto tortuoso, ora verrà su anche il Napoli e diventa proibitivo pensare al raggiungimento dell'Europa League. Il Torino deve pensare a finire in modo dignitoso il campionato".

Sulle mancato mercato in entrata a gennaio, l'ex granata ha aggiunto: "Tante verità purtroppo non le sappiamo. La sensazione è che dal mercato si è mosso poco e male: se si vuole andare lontano, ogni anno bisogna aggiungere un tassello. Verdi è un acquisto oneroso, è un giocatore importante con caratteristiche che possono servire, ma ancora non si è visto nel Torino. C'è bisogno anche di un play e di un supporto ulteriore a Belotti". 

Sulle gerarchie per la Nazionale di Mancini tra Immobile e Belotti, Ferrante ha risposto: "Secondo me è troppo presto per dirlo, l'Europeo è ancora lontano. Purtroppo con Mancini o gioca uno o gioca l'altro. Adesso è avanti anni luce Immobile, anche per la classifica e il gioco della Lazio, che lo mette sempre nelle migliori condizioni di calciare. Speriamo che entrambi ci facciano esultare quest'estate". 

Sicuramente l'addio di Petrachi è stato un danno per il Toro: "Ha fatto un grande lavoro in una piazza difficile. Si era rotto qualcosa tra lui e Cairo, altrimenti non so se avrebbe cambiato città e club. La poca esperienza del neo direttore Bava non ha influito sulla classifica del Toro di oggi, la cui ossatura è rimasta intatta. È troppo limitativo dare la colpa al ds, alla fine chi va in campo sono i calciatori. Sarebbe giusto prendersi le proprie responsabilità, hanno mandato via l'allenatore i giocatori granata".

Sul rendimento di Zaza, che alla fine è rimasto, Ferrante ha la sua idea: "Non è la sua piazza questa, è stato sempre visto con scetticismo. Conoscendo le caratteristiche e la sua fame, ero iper felice quando è stato preso. Poteva rispecchiare il cuore Toro, non si risparmia mai e suda sette magliette. Ma non so perché non abbia espresso il suo valore. La sfida di Longo è anche ritrovare un giocatore del genere a supporto di Belotti, che non può rimanere sempre solo con gli esterni. Non capisco perchè non abbia mai giocato con due punte Mazzarri, delle volte servono. Se l'Inter voleva Zaza questo dimostra che non sono stupidi...".