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Celtic-Milan 1-3: buona la prima per i rossoneri. Tre punti pesanti, 21 risultati utili consecutivi
Buona la prima per un Milan che fa tutto da solo a Glasgow. Costruendo un successo praticamente mai in discussione contro un Celtic evidentemente ancora sotto shock dopo l'Old Firm perso e orfano di un giocatore come Edouard. Eppure, anche con la partita virtualmente chiusa fino a un quarto d'ora dalla fine stacca la spina ancora una volta prima del tempo, ridando coraggio all'avversario. Era già successo contro il Bodo/Glimt, soffrendo oltre il dovuto contro gli onesti scandinavi. Stavolta però il Milan barcolla per qualche minuto, infine colpisce nuovamente e torna da Celtic Park con un convincente 1-3. In altri tempi, in stadi roventi come Celtic Park, questa squadra ci avrebbe lasciato le penne (vedi il Pireo nel dicembre 2018). Altri tempi, verrebbe da dire: arrivano tre punti pesantissimi in quello che è il girone di ferro d'Europa League, rendendo la strada verso la qualificazione se non in discesa decisamente meno tortuosa.
ESORDIO PER DALOT - Stefano Pioli lancia dal 1' il nuovo acquisto Diogo Dalot, facendo rifiatare Davide Calabria, fin qui sempre presente sulla corsia destra. A centrocampo è il turno di Tonali titolare (primo italiano nato negli anni 2000 in una fase finale di Europa League e Champions League) con Bennacer a partire dalla panchina. Spazio anche a Krunic sulla trequarti, con Brahim Diaz a prendere il posto dell'infortunato Calhanoglu e Castillejo preferito a Saelemaekers. Celtic che lancia il vecchio attaccante Griffiths, preferito a Klimala con Ajeti che ha avuto la meglio per Christie, recuperato in tempo per l'incontro ma che siederà in panchina. Spazio alla vecchia conoscenza del calcio italiano Ntcham e l'ex rossonero Diego Laxalt.
KRUNIC SI SBLOCCA, BRAHIM RADDOPPIA - Scozzesi che partono forte, fanno girar palla e cercano di sfruttare qualche errato disimpegno, in particolar modo di un Tonali che ancora deve rodare. Nessuna parata di Donnarumma, per la verità, grazie anche agli interventi tempestivi di Kjaer e Romagnoli. Al contrario degli scozzesi, i rossoneri si mostrano più pratici, ribaltando la manovra velocemente e sfruttando non appena ne hanno l'occasione. Come al 14' grazie a Rade Krunic. Castillejo dalla destra pennella a centro area e trova la testa del bosniaco che salta più in alto di Duffy e batte Barkas. È la sua prima rete con la maglia del Milan. Il raddoppio con Brahim Diaz al 42' bravo a seguire l'azione di Théo Hernandez, solita freccia sulla sinistra. Il francese serve a centroarea il giovane trequartista che è bravissimo a prendere la mira e segnare con un diagonale non potente ma preciso quanto basta.
IL CELTIC LA RIAPRE, HAUGE METTE IL PUNTO ESCLAMATIVO - Il secondo tempo è puro controllo della partita, con le fatiche del derby che si fanno sentire e non a caso, quando il pericolo di un ritorno degli scozzesi sembra scongiurato, Pioli toglie dalla mischia Ibrahimovic e Kessie, in vista anche del delicato impegno contro la Roma. Un segnale che evidentemente fa staccare la spina ai giocatori in campo, perché al 76' Elyounoussi elude la marcatura di Tonali e sugli sviluppi di calcio d'angolo batte di testa Donnarumma. Tornano i fantasmi di una rimonta clamorosa sul giovane gruppo rossonero: qualche minuto di paura, prima di colpire definitivamente: il nuovo entrato Hauge controlla palla, taglia fuori Duffy e trafigge Barkas in uscita con grande freddezza. Fine delle trasmissioni, 21° risultato utile consecutivo, decima partita di fila con almeno due reti segnate. Non succedeva da 56 anni. E pensare che prima del lockdown questa squadra palesava enormi problemi in fase realizzativa. Sembra passata un'eternità.
ESORDIO PER DALOT - Stefano Pioli lancia dal 1' il nuovo acquisto Diogo Dalot, facendo rifiatare Davide Calabria, fin qui sempre presente sulla corsia destra. A centrocampo è il turno di Tonali titolare (primo italiano nato negli anni 2000 in una fase finale di Europa League e Champions League) con Bennacer a partire dalla panchina. Spazio anche a Krunic sulla trequarti, con Brahim Diaz a prendere il posto dell'infortunato Calhanoglu e Castillejo preferito a Saelemaekers. Celtic che lancia il vecchio attaccante Griffiths, preferito a Klimala con Ajeti che ha avuto la meglio per Christie, recuperato in tempo per l'incontro ma che siederà in panchina. Spazio alla vecchia conoscenza del calcio italiano Ntcham e l'ex rossonero Diego Laxalt.
KRUNIC SI SBLOCCA, BRAHIM RADDOPPIA - Scozzesi che partono forte, fanno girar palla e cercano di sfruttare qualche errato disimpegno, in particolar modo di un Tonali che ancora deve rodare. Nessuna parata di Donnarumma, per la verità, grazie anche agli interventi tempestivi di Kjaer e Romagnoli. Al contrario degli scozzesi, i rossoneri si mostrano più pratici, ribaltando la manovra velocemente e sfruttando non appena ne hanno l'occasione. Come al 14' grazie a Rade Krunic. Castillejo dalla destra pennella a centro area e trova la testa del bosniaco che salta più in alto di Duffy e batte Barkas. È la sua prima rete con la maglia del Milan. Il raddoppio con Brahim Diaz al 42' bravo a seguire l'azione di Théo Hernandez, solita freccia sulla sinistra. Il francese serve a centroarea il giovane trequartista che è bravissimo a prendere la mira e segnare con un diagonale non potente ma preciso quanto basta.
IL CELTIC LA RIAPRE, HAUGE METTE IL PUNTO ESCLAMATIVO - Il secondo tempo è puro controllo della partita, con le fatiche del derby che si fanno sentire e non a caso, quando il pericolo di un ritorno degli scozzesi sembra scongiurato, Pioli toglie dalla mischia Ibrahimovic e Kessie, in vista anche del delicato impegno contro la Roma. Un segnale che evidentemente fa staccare la spina ai giocatori in campo, perché al 76' Elyounoussi elude la marcatura di Tonali e sugli sviluppi di calcio d'angolo batte di testa Donnarumma. Tornano i fantasmi di una rimonta clamorosa sul giovane gruppo rossonero: qualche minuto di paura, prima di colpire definitivamente: il nuovo entrato Hauge controlla palla, taglia fuori Duffy e trafigge Barkas in uscita con grande freddezza. Fine delle trasmissioni, 21° risultato utile consecutivo, decima partita di fila con almeno due reti segnate. Non succedeva da 56 anni. E pensare che prima del lockdown questa squadra palesava enormi problemi in fase realizzativa. Sembra passata un'eternità.
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