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TMW RADIO - Sconcerti: "Vlahovic può fare il salto. Pirlo non ancora pronto per una big"
A commentare il turno di campionato al Maracanà Show di TMW Radio è stato il direttore Mario Sconcerti.
Atalanta che vince anche con la Fiorentina, è sempre più in corsa per la Champions:
"C'è stata poca partita. C'è stata una rimonta improvvisa della Fiorentina ma al di là del rigore ha avuto tante occasioni. Avrebbe meritato un risultato più netto".
Quale il limite dell'Atalanta? Il non poter comprare top-player?
"E' un limite che hanno tante altre squadre. La Champions ti permette di fare altre cose, ma sono soldi che devi avere dal tuo borsellino".
Un commento su Vlahovic:
"O Vlahovic vuole rimanere a Firenze oppure sarà venduto, non ci sono altre scelte. Dipende dal giocatore. Un salto? Certamente è pronto. Se fai 15 gol nella Fiorentina di quest'anno vuol dire che sei pronto per farne 25 in un'altra squadra. E' completo da un bel pezzo. E' un mancino che deve migliorare di testa e col destro ma è un giocatore pronto".
Vittoria della Roma importante contro il Bologna:
"Lo scorso anno c'erano 4 squadre in zona Champions che avevano più di dieci punti di vantaggio sulle altre. Tre di quelle quattro, Lazio, Atalanta e Juventus hanno perso punti. Il campo si allarga ora. Non si può dire che il nostro calcio sia migliorato. E' cambiata l'Inter, tutto il resto no".
Capitolo Pirlo: forse gli va data un'altra possibilità?
"E' un coraggio che deve prendersi chi paga. E' un buon tecnico, lo ripeto, non credo sia l'allenatore di una Juventus molto ambiziosa. Ha giocato un ottimo primo tempo oggi, un brutto secondo, ma non è questo che conta. C'è ormai una diagnosi sulla malattia della Juventus. E forse anche la cura. Non c'è nessun sintomo che possa dire che Pirlo abbia un grande futuro, per ora. Non è ancora l'allenatore di una grande squadra".
Napoli, Gattuso che ha ritrovato Osimhen:
"Sono mancati tanto lui e Mertens. E' un giocatore con potenzialità eccezionali ma ancora deve imparare molto".
Cosa ha portato Nicola al Torino?
"E' stato innanzitutto migliorato col mercato di gennaio, poi lui si è inventato Verdi mezzala e cambiato il centrocampo. E' una squadra che non deve stare lì. E' una squadra da settimo-ottavo posto. Il Cagliari anche aveva l'aspetto di un'ottima squadra, la Fiorentina non ha mai dato questa sensazione".
Atalanta che vince anche con la Fiorentina, è sempre più in corsa per la Champions:
"C'è stata poca partita. C'è stata una rimonta improvvisa della Fiorentina ma al di là del rigore ha avuto tante occasioni. Avrebbe meritato un risultato più netto".
Quale il limite dell'Atalanta? Il non poter comprare top-player?
"E' un limite che hanno tante altre squadre. La Champions ti permette di fare altre cose, ma sono soldi che devi avere dal tuo borsellino".
Un commento su Vlahovic:
"O Vlahovic vuole rimanere a Firenze oppure sarà venduto, non ci sono altre scelte. Dipende dal giocatore. Un salto? Certamente è pronto. Se fai 15 gol nella Fiorentina di quest'anno vuol dire che sei pronto per farne 25 in un'altra squadra. E' completo da un bel pezzo. E' un mancino che deve migliorare di testa e col destro ma è un giocatore pronto".
Vittoria della Roma importante contro il Bologna:
"Lo scorso anno c'erano 4 squadre in zona Champions che avevano più di dieci punti di vantaggio sulle altre. Tre di quelle quattro, Lazio, Atalanta e Juventus hanno perso punti. Il campo si allarga ora. Non si può dire che il nostro calcio sia migliorato. E' cambiata l'Inter, tutto il resto no".
Capitolo Pirlo: forse gli va data un'altra possibilità?
"E' un coraggio che deve prendersi chi paga. E' un buon tecnico, lo ripeto, non credo sia l'allenatore di una Juventus molto ambiziosa. Ha giocato un ottimo primo tempo oggi, un brutto secondo, ma non è questo che conta. C'è ormai una diagnosi sulla malattia della Juventus. E forse anche la cura. Non c'è nessun sintomo che possa dire che Pirlo abbia un grande futuro, per ora. Non è ancora l'allenatore di una grande squadra".
Napoli, Gattuso che ha ritrovato Osimhen:
"Sono mancati tanto lui e Mertens. E' un giocatore con potenzialità eccezionali ma ancora deve imparare molto".
Cosa ha portato Nicola al Torino?
"E' stato innanzitutto migliorato col mercato di gennaio, poi lui si è inventato Verdi mezzala e cambiato il centrocampo. E' una squadra che non deve stare lì. E' una squadra da settimo-ottavo posto. Il Cagliari anche aveva l'aspetto di un'ottima squadra, la Fiorentina non ha mai dato questa sensazione".
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