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Torino, il primo capolavoro di Juric: ora i granata entusiasmano i tifosi
Piedi per terra, ma tanti miglioramenti. Il Toro trova il secondo successo consecutivo, non accadeva da aprile, e Juric vede una squadra sempre più simile a quella che vuole lui. A Reggio Emilia decide un guizzo di Pjaca, al primo gol in granata e tornato ad esultare a quasi un anno di distanza dall’ultima volta. E’ un Toro che piace per come difende, con la porta ancora inviolata e che ha concesso soltanto un palo a Frattesi e un colpo di testa a Ferrari sul quale è strepitoso Milinkovic-Savic, e per come attacca: con tanti uomini e con tanta qualità, e soprattutto con tante alternative a disposizione del tecnico. E, cosa più importante, è un Toro che finalmente entusiasma i tifosi: il rapporto tra squadra e piazza sta tornando quello di diversi mesi fa.
Juric sorprende, l’undici che una settimana prima aveva sconfitto la Salernitana è stravolto. E il tecnico pesca dagli ultimissimi arrivati: Praet e Pobega fanno l’esordio dal primo minuto, Brekalo vive la prima notte di Toro e di serie A, Pjaca e Zima finiscono in panchina al pari di Mandragora e Linetty. E’ una formazione che lascia un po’ interdetti, l’avvio è di marca neroverde: dopo sette minuti Frattesi si invola verso la porta di Milinkovic-Savic, il suo siluro è respinto dal palo. E’ l’episodio che scuote i granata, perché da quel momento la squadra di Juric comincia a macinare gioco e a collezionare palle gol. Come quelle capitate Sanabria, il cui tocco sotto destinato in rete è intercettato da Ferrari e il tiro è respinto da Consigli, o come quella di Bremer, con Consigli prodigioso nella respinta. Poi ci sono i due trequartisti a salire sugli scudi, per la felicità di Juric: Praet e Brekalo sono bravi non solo a dialogare con i compagni e a cucire i reparti, ma anche ad andare al tiro, peccato che nelle due occasioni sia il palo a negare il vantaggio ai granata. E’ un primo tempo molto positivo, con il Toro che conferma i miglioramenti mostrati contro la Salernitana ma che non riesce a segnare. D’altra parte, funziona anche la difesa, perché Milinkovic-Savic non ha praticamente lavoro da svolgere, se non il brivido in avvio sulla conclusione di Frattesi.
E anche nella ripresa i granata creano tanto e rischiano poco, con Lukic che spreca un contropiede solo davanti a Consigli. La notizia negativa, però, arriva da Praet: per scattare in ripiegamento difensivo, il belga sente tirare la coscia sinistra ed è costretto al cambio, con lo staff che valuterà le sue condizioni nelle prossime ore. Juric cambia anche l’altro trequartista, Pjaca è la mossa vincente: il croato triangola con Mandragora, poi trova il colpo da biliardo con il destro e, dopo il check del Var, può festeggiare il primo gol con il Toro e una rete che non trovava da dicembre 2020. Poi è decisivo Milinkovic-Savic, è il secondo successo di fila: giovedì con la Lazio un nuovo test. E sarà in un Grande Torino che, finalmente, potrà trascinare la squadra.
Juric sorprende, l’undici che una settimana prima aveva sconfitto la Salernitana è stravolto. E il tecnico pesca dagli ultimissimi arrivati: Praet e Pobega fanno l’esordio dal primo minuto, Brekalo vive la prima notte di Toro e di serie A, Pjaca e Zima finiscono in panchina al pari di Mandragora e Linetty. E’ una formazione che lascia un po’ interdetti, l’avvio è di marca neroverde: dopo sette minuti Frattesi si invola verso la porta di Milinkovic-Savic, il suo siluro è respinto dal palo. E’ l’episodio che scuote i granata, perché da quel momento la squadra di Juric comincia a macinare gioco e a collezionare palle gol. Come quelle capitate Sanabria, il cui tocco sotto destinato in rete è intercettato da Ferrari e il tiro è respinto da Consigli, o come quella di Bremer, con Consigli prodigioso nella respinta. Poi ci sono i due trequartisti a salire sugli scudi, per la felicità di Juric: Praet e Brekalo sono bravi non solo a dialogare con i compagni e a cucire i reparti, ma anche ad andare al tiro, peccato che nelle due occasioni sia il palo a negare il vantaggio ai granata. E’ un primo tempo molto positivo, con il Toro che conferma i miglioramenti mostrati contro la Salernitana ma che non riesce a segnare. D’altra parte, funziona anche la difesa, perché Milinkovic-Savic non ha praticamente lavoro da svolgere, se non il brivido in avvio sulla conclusione di Frattesi.
E anche nella ripresa i granata creano tanto e rischiano poco, con Lukic che spreca un contropiede solo davanti a Consigli. La notizia negativa, però, arriva da Praet: per scattare in ripiegamento difensivo, il belga sente tirare la coscia sinistra ed è costretto al cambio, con lo staff che valuterà le sue condizioni nelle prossime ore. Juric cambia anche l’altro trequartista, Pjaca è la mossa vincente: il croato triangola con Mandragora, poi trova il colpo da biliardo con il destro e, dopo il check del Var, può festeggiare il primo gol con il Toro e una rete che non trovava da dicembre 2020. Poi è decisivo Milinkovic-Savic, è il secondo successo di fila: giovedì con la Lazio un nuovo test. E sarà in un Grande Torino che, finalmente, potrà trascinare la squadra.
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