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Il Torino resta un cantiere aperto: il 90% della rosa promesso da Cairo è ancora un miraggioTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 08:00Serie A
di Emanuele Pastorella

Il Torino resta un cantiere aperto: il 90% della rosa promesso da Cairo è ancora un miraggio

Stava per trasformarsi in un esordio da incubo, se non altro il baby Gabellini ha evitato la figuraccia di perdere contro l’Ingolstadt, decima forza della terza serie tedesca. L’1-1 nella prima amichevole di Baroni alla guida del Toro, però, ha confermato le sensazioni di queste prime settimane di lavori: la squadra non solo è un cantiere aperto, ma soprattutto continua a perdere i pezzi più pregiati. Perché dopo la cessione di Ricci e il mancato riscatto di Elmas, ora sarà il turno di Milinkovic-Savic: la sua esclusione dal test contro i tedeschi è l’ennesima conferma di quanto il suo destino sia ormai segnato e il suo futuro colorato d’azzurro Napoli. Il presidente Cairo aggiungerà altri 18 milioni ai circa 23 (bonus esclusi) arrivati nelle casse dalla vendita dell’ex regista al Milan, mentre Baroni continua ad aspettare disperatamente gli esterni d’attacco e, a questo punto, pure un portiere. Contro l’Ingolstadt ha tappato i buchi con Paleari in porta, tutt’altro che impeccabile sul gol del vantaggio firmato Sturm, e con la coppia Gineitis-Cacciamani sulla trequarti completata da capitan Vlasic alle spalle di Adams. E pensare che qualche settimana fa il presidente Cairo aveva fatto una promessa chiara. “L’obiettivo è arrivare al ritiro con il 90% della rosa pronta” dichiarava il patron alessandrino, ma ad oggi la percentuale è decisamente più bassa. E, anzi, con la quasi imminente cessione di Milinkovic-Savic si abbassa ulteriormente, perché ora si è aperta anche la falla tra i pali. Di fatto, dopo una settimana esatta di ritiro a Prato allo Stelvio, il tecnico Baroni continua ad avere le stesse lacune di quando si è radunato al Filadelfia lo scorso 8 luglio: mancano tre esterni offensivi, a centrocampo c’è bisogno di alternative di qualità alla potenziale coppia titolare formata da Casadei e Anjorin, come terzino sinistro non può bastare il quasi trentatreenne Biraghi. Anche e soprattutto così si può spiegare il primo flop stagionale del Toro di Baroni, che si ritrova senza i big dello scorso anno e senza tante pedine fondamentali per il suo 4-2-3-1. Intanto, manca meno di un mese all’esordio in gara ufficiale del prossimo 18 agosto in Coppa Italia contro il Modena: di tempo ce n’è, ma bisogna cominciare ad accelerare sul serio.