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Torino, grande lavoro per Mazzarri in vista della partita con il Napoli
La vittoria con l’Udinese non deve illudere perché i granata hanno palesato gli stessi limiti riscontrati tante altre volte.
Forse non siederà neppure in panchina Walter Mazzarri al San Paolo domenica sera poiché molto probabilmente sarà squalificato in quanto durante la partita con l’Udinese è stato mandato negli spogliatoi prima che finisse la gara dall’arbitro Guida, ma questo non gli impedirà di preparare al meglio il match con i partenopei, anzi. E di lavoro ne dovrà fare tanto, tantissimo il mister granata a iniziare da oggi quando analizzerà con i suoi giocatori la partita con i friulani. Infatti, la vittoria non può far passare in secondo piano la grande fatica con la quale sono stati conquistati i tre punti e i tanti, troppi, rischi corsi di vederli sfumare.
Sirigu ha parato il rigore calciato da De Paul e con due altri importanti interventi ha negato a Pussetto e allo stesso De Paul la gioia del gol. Djidji ha murato una conclusione da distanza ravvicinata di Pussetto. L’arbitro e il Var hanno giustamente annullato per fuorigioco il gol di Lasagna e quello di Okaka, anche se quest’ultima decisione non è stata ritenuta corretta da parte dell’Udinese. Moretti in tuffo di testa ha impedito che a Ingelsson, appostato sul secondo palo, arrivasse un pallone da spedire in rete. Ed infine, prima Djidji ha respinto sulla linea di porta il tiro di De Paul e poi, dopo che la palla era carambolata su Sirigu, la traversa ha scongiurato che finisse in porta. Tenuto conto che la squadra di Nicola prima della partita era al quint’ultimo posto con dodici punti in meno dei granata e che si era presentata al Grande Torino priva di parecchi giocatori out per infortuni, Samir, Sandro Ranieri Cordeiro, Badu, Barak e Berhami, non si può proprio dire che per il Torino sia stata una passeggiata.
Così come non bastano ad attenuare le difficoltà incontrate per avere la meglio sull’Udinese il fatto che mancavano a Mazzarri per squalifica N’Koulou e Zaza e Parigini per infortunio e che il Torino oltre al gol di Aina abbia creato più di un’occasione per segnare. Belotti si è visto negare il gol da un grande intervento di Musso. Un tiro da dentro l’area di Falque è stato deviato da Nuytinck. Un’entrata in scivolata di Stryger Larsen con tocco di mano a intercettare in area un cross basso di Falque non è stata giudicata sanzionabile con un rigore. Un altro ottimo intervento di Musso ha impedito a Berenguer di segnare. E ancora il portiere dei friulani si è ripetuto su un tiro in spaccata di Falque.
L’Udinese è un topolino al confronto della montagna Napoli, che non sarà andato oltre al pareggio con la Fiorentina, ma è pur sempre la seconda squadra in classifica e ha diciotto punti in più del Torino, grazie all’aver incassato quattro gol in meno dei granata e, soprattutto, ad averne fatti quattordici in più. La squadra di Mazzarri può vantare di aver conquistato sette punti nelle ultime tre giornate e di aver incassato zero gol mentre quella di Ancelotti di punti ne ha racimolati solo cinque, ma anche lei non ha subito reti e ne ha segnate, però, una in più. In Napoli potrà essere in un momento di appannamento, ma non c’è da illudersi e se il Torino giocherà come ha fatto con l’Udinese dal San Paolo uscirà con una sconfitta.
Sirigu ha parato il rigore calciato da De Paul e con due altri importanti interventi ha negato a Pussetto e allo stesso De Paul la gioia del gol. Djidji ha murato una conclusione da distanza ravvicinata di Pussetto. L’arbitro e il Var hanno giustamente annullato per fuorigioco il gol di Lasagna e quello di Okaka, anche se quest’ultima decisione non è stata ritenuta corretta da parte dell’Udinese. Moretti in tuffo di testa ha impedito che a Ingelsson, appostato sul secondo palo, arrivasse un pallone da spedire in rete. Ed infine, prima Djidji ha respinto sulla linea di porta il tiro di De Paul e poi, dopo che la palla era carambolata su Sirigu, la traversa ha scongiurato che finisse in porta. Tenuto conto che la squadra di Nicola prima della partita era al quint’ultimo posto con dodici punti in meno dei granata e che si era presentata al Grande Torino priva di parecchi giocatori out per infortuni, Samir, Sandro Ranieri Cordeiro, Badu, Barak e Berhami, non si può proprio dire che per il Torino sia stata una passeggiata.
Così come non bastano ad attenuare le difficoltà incontrate per avere la meglio sull’Udinese il fatto che mancavano a Mazzarri per squalifica N’Koulou e Zaza e Parigini per infortunio e che il Torino oltre al gol di Aina abbia creato più di un’occasione per segnare. Belotti si è visto negare il gol da un grande intervento di Musso. Un tiro da dentro l’area di Falque è stato deviato da Nuytinck. Un’entrata in scivolata di Stryger Larsen con tocco di mano a intercettare in area un cross basso di Falque non è stata giudicata sanzionabile con un rigore. Un altro ottimo intervento di Musso ha impedito a Berenguer di segnare. E ancora il portiere dei friulani si è ripetuto su un tiro in spaccata di Falque.
L’Udinese è un topolino al confronto della montagna Napoli, che non sarà andato oltre al pareggio con la Fiorentina, ma è pur sempre la seconda squadra in classifica e ha diciotto punti in più del Torino, grazie all’aver incassato quattro gol in meno dei granata e, soprattutto, ad averne fatti quattordici in più. La squadra di Mazzarri può vantare di aver conquistato sette punti nelle ultime tre giornate e di aver incassato zero gol mentre quella di Ancelotti di punti ne ha racimolati solo cinque, ma anche lei non ha subito reti e ne ha segnate, però, una in più. In Napoli potrà essere in un momento di appannamento, ma non c’è da illudersi e se il Torino giocherà come ha fatto con l’Udinese dal San Paolo uscirà con una sconfitta.
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