Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / torino / Serie A
Salandin su Tuttosport: "Cuneo-Pro Piacenza? Toccato il fondo"TUTTO mercato WEB
lunedì 18 febbraio 2019, 12:53Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Salandin su Tuttosport: "Cuneo-Pro Piacenza? Toccato il fondo"

Stefano Salandin, sulle pagine di Tuttosport, ha analizzato la clamorosa partita di ieri tra Cuneo e Pro Piacenza: "La definizione preferita la lasciamo a ciascuno, visto che in molti l’hanno già proposta: la partita della vergogna, il punto più basso del calcio italiano o, con meno retorica e con ansiosa proiezione verso il futuro e per il timore che al peggio non vi sia mai fine, potremmo dire che siamo di fronte “all’ultima” vergogna del calcio italiano. In ogni caso, al di là delle sfumature dialettiche, quello che è accaduto ieri pomeriggio al “Paschiero” di Cuneo è una ferita che sanguinerà a lungo e dalla quale fuoriesce copioso il pus che ha infettato, in maniera neppure troppo sotterranea, il calcio italiano negli ultimi anni. Il Cuneo, che pure è una società con pesanti penalizzazioni in quanto ha presentato una fideiussione irregolare per l’iscrizione e che ha accumulato pesanti ritardi nel pagamento degli stipendi, ha maramaldeggiato su una ipotesi di squadra, il Pro Piacenza, che è scesa in campo con sette giocatori. E’ finita 20-0 (sì, venti) e non uno che abbia deciso di porre fine a questa mattanza di “calciatori e non”: non quelli del Cuneo che avrebbero potuto pure smetterla, non quelli del Pro Piacenza, raccattati in fretta e furia, perché affinché lo scempio avesse fine sarebbe bastato che uno di loro la smettesse di reggere bordone a un uomo - il presidente Maurizio Pannella - che ha calpestato ogni etica".