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Tudor riparte con una vittoria: buona la prima, Udinese-Genoa finisce 2-0TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 30 marzo 2019, 16:50Serie A
di Ivan Cardia

Tudor riparte con una vittoria: buona la prima, Udinese-Genoa finisce 2-0

Udinese batte Genoa 2-0: a segno Okaka e Mandragora.

Igor Tudor riprende da dove aveva lasciato: la scorsa stagione il tecnico croato salutava l'Udinese con una vittoria sul Bologna, oggi inizia la sua seconda avventura bianconera con un successo ai danni del Genoa. Alla Dacia Arena finisce infatti 2-0: gara subito indirizzata da Okaka, poi è Mandragora con una rete meravigliosa a fissare il 2-0. Il risultato sarebbe potuto essere ancora più generoso per i padroni di casa, vicini al tris in più di un'occasione con i vari De Paul e Pussetto, frecce mai prese dalla difesa rossoblù, ma anche con il subentrante Lasagna. Male il Genoa, di fatto pericoloso soltanto con l'ingresso di Lapadula nel secondo tempo: gli uomini di Cesare Prandelli non riescono a ripetere la buona prova della gara contro la Juventus e cedono il passo, pur rimanendo relativamente tranquilli in classifica. Passo avanti, a tal proposito, dei bianconeri: 28 punti in graduatoria, guai a dare per spacciata questa Udinese.

TUDOR SENZA LASAGNA, PRANDELLI CON STURARO -
Tudor lascia in panchina Lasagna e si affida a Okaka come vertice del suo 4-3-3, con Stryger Larsen che torna nel ruolo di terzino e De Paul riavvicinato alla difesa avversaria. Cesare Prandelli cambia un solo uomo rispetto all'undici che è riuscito a battere la Juventus prima della sosta, con Lerager e Lazovic come esterni e Sturaro a supporto di Kouamé.

PRONTI VIA, OKAKA -
Bastano quattro minuti ai padroni di casa per sbloccare la partita: Pussetto lancia un contropiede micidiale, orchestrato alla perfezione da Okaka, De Paul e Fofana. È proprio il centravanti, da due passi, che finalizza battendo Radu. Secondo gol in questo campionato per il centravanti umbro, secondo dopo la prima marcatura all'esordio contro il Parma. Vantaggio fin troppo repentino per potersi dire meritato, ma l'Udinese parte alla grande.

KOUAME TROPPO SOLO, GLI EX JUVE COSÌ COSÌ -
Il Genoa prova a riscattarsi con una botta da fuori di Radovanovic che quasi sorprende Musso, comunque reattivo. C'è poi, tra i temi della partita, quello del confronto tra due giocatori in orbita Juve: da un lato Sturaro, dall'altro Mandragora. Non benissimo il primo tempo di entrambi, con sfumature diverse: Sturaro trequartista può anche essere un'intuizione nel lungo periodo, ma Kouamé nel primo tempo è fin troppo solo lì davanti. Dall'altro lato, qualche mugugno della Dacia Arena quando la palla arriva dalle parti di Mandragora: al netto di qualche errore in tempi recenti, non pare il miglior atteggiamento per suportare un ragazzo di 21 anni che i numeri comunque li ha.

TANTI FALLI E GIALLO FACILE -
A un certo punto, sale in cattedra l'arbitro Pairetto. La partita è muscolare ma non nervosa, dal giallo sventolato a Stryger-Larsen per perdita di tempo in poi il direttore di gara la conduce sui binari dell'ammonizione facile. Quattro nel giro di dieci minuti, di cui un paio facilmente evitabili. Di fatto, sono comunque gli unici eventi da segnalare in un primo tempo che scivola via con l'Udinese a protezione del gol di Okaka e il Genoa che in pratica non mette mai a rischio il vantaggio friulano.

PRANDELLI CORRE AI RIPARI: DOPPIO CAMBIO AL 45' -
Al rientro in campo, Prandelli cambia le carte in tavola: doppio cambio per i rossoblù alla ripresa: dentro Daniele Bessa e Goran Pandev, rispettivamente al posto di Rolon e Lazovic. Sostanzialmente bocciato l'esperimento Sturaro trequartista, con il macedone che giocherà a supporto di Kouamé in questo secondo tempo e l'ex Juve che tornerà a navigare nelle acque del centrocampo, a lui più confacenti.


SALE IN CATTEDRA L'EX -
Dicevamo di Mandragora beccato in modo ingeneroso dal suo pubblico? L'ex di turno trasforma i mugugni in energia ed estrae un coniglio mica male dal cilindro. Cross di Pussetto dalla destra, dai 25 metri il giovane napoletano controlla col petto e poi, senza far toccare terra al pallone, incrocia col sinistro, nel sette alle spalle di Radu. Gol capolavoro, raddoppio dell'Udinese con un'autentica prodezza del classe '97. Acclamato, dopo la rete, anche da chi lo aveva fischiato.

IL GENOA VEDE LA PORTA, L'UDINESE SFIORA IL TRIS -
Entra Lapadula e il Genoa riscopre il tiro in porta: colpo di testa alquanto fiacco dell'ex Pescara, che però almeno impegna Musso. Poi sono gli ospiti a sfiorare il colpo del KO: Lasagna, subentrato a Okaka, si fa ipnotizzare da Radu in uscita bassa. Mandragora fa la barba al palo su calcio di punizione. Si rivede Badu, all'esordio stagionale con la maglia dei friulani: cori e applausi dal pubblico di Udine.

DOPPIO BRIVIDO FINALE -
Negli ultimi minuti De Paul lancia Lasagna, bravo in questo caso a incrociare ma sfortunato nel vedere la sua rasoiata sibilare a nulla dalla porta difesa da Radu. Poi è il Genoa a sfiorare la rete: cross di Pereira, incornata di Lapadula e respinta di Musso, la palla carambola su Kouamé e sulla traversa, ma l'estremo difensore argentino è ancora lesto nell'evitare che la sfera varchi la linea, difendendo con bravura e anche fortuna il doppio vantaggio dei suoi.

Il tabellino
UDINESE-GENOA 2-0
(4' Okaka, 62' Mandragora)

Udinese (4-3-3): Musso; Stryger Larsen, Ekong, De Maio, Zeegelaar; Fofana (84' Badu), Mandragora, Sandro (64' Behrami); De Paul, Okaka (74' Lasagna), Pussetto. Allenatore: Igor Tudor.
Genoa (4-4-1-1): Radu; Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Rolon (46' Pandev), Radovanovic, Lazovic (46' Bessa); Sturaro (70' Lapadula); Kouamé. Allenatore: Cesare Prandelli.

Ammoniti: 33' Stryger Larsen, 38' Sandro, 40' Zeegelar nell'Udinese. 6' Rolon, 42' Criscito, 78' Pereira nel Genoa.