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Luca Gemello, l'eroe della Supercoppa che ha convinto MazzarriTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 22 agosto 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia

Luca Gemello, l'eroe della Supercoppa che ha convinto Mazzarri

La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
Il Torino si prepara al primo dei due appuntamenti che valgono quasi una stagione. Questa sera i granata sono attesi alla gara di andata dell’ultimo turno preliminare di Europa League, che potrebbe rilanciarli nel tabellone principale della competizione continentale a quattro anni di distanza dall’ultima partecipazione. Tra i convocati per la gara di andata contro il Wolverhampton c’è anche un giovane del vivaio, che dopo una stagione super con la Primavera sta vivendo un’esperienza importante con la prima squadra, propedeutica alla partenza in prestito per provare a ritagliarsi fin da subito un ruolo importante nel calcio professionistico.

Eroe di supercoppa - Luca Gemello è stato uno dei portieri rivelazione dell’ultimo campionato Primavera. Il classe 2000 nativo di Savigliano, in provincia di Cuneo, ha infatti compiuto un eccezionale salto di qualità, che lo ha portato a imporsi come uno dei migliori interpreti del ruolo a livello nazionale. E pensare che, fino a tre anni fa, Gemello vestiva la maglia del Fossano, club del cuneese che lo ha cresciuto dopo le prime esperienze fatte proprio col Toro. I granata ne hanno seguito la crescita e hanno scelto di riportarlo a casa, fiducia ripagata dall’esplosione di un ragazzo è riuscito anche a meritarsi le attenzioni dello staff tecnico di Mazzarri. Colonna della Primavera di mister Coppitelli nel 2018-19, con le 40 presenze che testimoniano il ruolo da titolare inamovibile, Gemello è stato uno degli eroi della supercoppa vinta ai calci di rigore contro l’Inter, con i due tiri dal dischetto neutralizzati che hanno permesso ai giovani granata di arricchire la bacheca con un trofeo prestigioso. Le due panchine in Serie A gli hanno aperto le porte del calcio professionistico, e Mazzarri lo ha voluto con sé anche nel cammino di qualificazione all’Europa League, che adesso attende il Torino al dentro o fuori decisivo contro il Wolverhampton.


Appuntamento con la storia - Gemello è un portiere elegante, forse poco scenografico ma tremendamente efficace. All’intervento spettacolare predilige la parata semplice e concreta, con buona pace dei proverbiali fotografi pronti a immortalare i voli ad alta quota dei numeri uno. Merito di un senso della posizione non comune per la sua giovane età, che gli consente di coprire nel migliore dei modi lo specchio della porta, utilizzando il gesto plateale soltanto come extrema ratio per evitare di subire gol. Sta completando il proprio bagaglio migliorando nella gestione del pallone con i piedi: efficace e pulito col destro, mentre il mancino necessita di essere affinato ulteriormente. Il 2000 granata può contare su una struttura fisica armonica e ben bilanciata, perfetta per il suo ruolo. Altezza appena inferiore al metro e novanta, aumentata di cinque centimetri in pochi mesi, e un profilo muscolare che si è riempito dotando il ragazzo di un’intelaiatura ideale per cominciare a misurarsi col calcio dei grandi. Serio, applicato e sempre sul pezzo, Gemello ha compiuto una maturazione importante anche dal punto di vista psicologico, imparando a non farsi condizionare dagli errori come gli accadeva in passato. Il playoff di Europa League da terzo portiere del Toro di Mazzarri rappresenta un ulteriore step nel percorso di crescita del ragazzo, prima dell’esperienza in prestito destinata ad essere formalizzata negli ultimi giorni di mercato. Luca sembrava promesso sposo del Rimini, ma i cambiamenti dell’organigramma tecnico del club romagnolo hanno fatto saltare la trattativa. Ad attenderlo allora c’è la Fermana, pronta a rilevarlo in prestito per dargli la chance di confrontarsi col campionato di Serie C. Prima, però, c’è un appuntamento con la storia da vivere in maglia granata.