È Kulumania: il Parma si gode il predestinato, l'Atalanta sogna

Un Dejan Kulusevski così, giocherebbe titolare anche nell'Atalanta: qualcuno non sarà d'accordo, lo so per certo, ma la maturità dimostrata dal 2000 svedese in queste prime sei gare di campionato, tutte giocate da titolare, quasi tutte per novanta minuti, tutte da protagonista, danno indicazioni ben precise sulle qualità tecniche e morali di un vero predestinato. Poco importa se queste sei gare sono state anche le prime sei da professionista: D'Aversa lo ha scoperto in precampionato e non ha saputo più rinunciare a lui, il motivo è sotto gli occhi di tutti.

Oltre al gol, facile facile, il quarto assist della sua stagione (classe 2000, lo ricordiamo), una personalità incredibile nell'andare a saltare l'uomo ed essere sempre protagonista, di fronte a giocatori con quindici anni di esperienza in più.

Di certo c'è anche lo zampino del meraviglioso settore giovanile orobico, capace di svezzare un talento che ama Ronaldinho e che rispetto al brasiliano ha tanta tanta concretezza in più. Il Parma se lo gode, ma sa già che a giugno dovrà restituirlo al mittente: Gasperini si frega le mani, nel suo 3-4-2-1 Kulusevski può giocare praticamente in quattro ruoli diversi e con lui a disposizione il tecnico di Grugliasco potrà divertirsi.