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Jacobelli: "Francia-Turchia un test importante per la UEFA"
Francia-Turchia è una gara che trascende il calcio per tutto quello che riguarda l'aspetto politico fra il paese del Bosforo e il Kurdistan. Su questo tema ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com si è espresso Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport: "Quello del pallone non è un mondo a parte e per questo capisco la Federcalcio francese che ha raddoppiato le forze dell'ordine per la gara di questa sera. La tensione è alta e occorre il massimo dell'attenzione".
Per alcuni esponenti del mondo politico francese la gara di questa sera non si dovrebbe giocare. Che ne pensa?
"Non sono d'accordo perché in questo caso una partita di calcio può fare da cassa di risonanza per una situazione drammatica come quella che sta vivendo il popolo kurdo. Sono curioso di capire come si comporterà la UEFA, perché occorre un segnale importante qualora ve ne fosse bisogno. Non si può far finta di niente".
Intanto è già partita la campagna volta a togliere la prossima finale di Champions League ad Istanbul.
"Dalla UEFA in questo senso si parla di tempi prematuri per fa una scelta, ma la finale di Champions League è un evento di portata globale che porta con se gioia, passione e attenzioni da tutto il mondo. Qualora la situazione attuale dovesse procrastinarsi nel tempo farla giocare nella capitale di un paese che in questo momento è al centro dell'attenzione per l'invasione di un altro stato non credo sarebbe la scelta ideale".
Per alcuni esponenti del mondo politico francese la gara di questa sera non si dovrebbe giocare. Che ne pensa?
"Non sono d'accordo perché in questo caso una partita di calcio può fare da cassa di risonanza per una situazione drammatica come quella che sta vivendo il popolo kurdo. Sono curioso di capire come si comporterà la UEFA, perché occorre un segnale importante qualora ve ne fosse bisogno. Non si può far finta di niente".
Intanto è già partita la campagna volta a togliere la prossima finale di Champions League ad Istanbul.
"Dalla UEFA in questo senso si parla di tempi prematuri per fa una scelta, ma la finale di Champions League è un evento di portata globale che porta con se gioia, passione e attenzioni da tutto il mondo. Qualora la situazione attuale dovesse procrastinarsi nel tempo farla giocare nella capitale di un paese che in questo momento è al centro dell'attenzione per l'invasione di un altro stato non credo sarebbe la scelta ideale".
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