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Verona-Torino, i voti ai tecnici - Cambi decisivi per Juric, Mazzarri si illude
Una rimonta storica: mai il Verona era riuscito a recuperare tre reti a un avversario in una sfida di Serie A. La squadra di Juric conquista un punto preziosissimo grazie ai cambi operati dal tecnico croato: come lo scorso 26 ottobre in Genoa-Brescia, tutti gli uomini entrati dalla panchina vanno a segno. Finisce 3-3, tra i rimpianti del Torino e la pazza gioia dei padroni di casa.
Ivan Juric 7 - Il vero allenatore si vede nei momenti di difficoltà. Dopo un primo tempo da dimenticare, Juric cambia volto alla sua squadra nella ripresa, anche se i risultati non sono immediati; il Torino dilaga, poi però subisce la veemente reazione dei padroni di casa. Segnano Pazzini, Verre e Stepinski, i tre chiamati in causa dall'ex tecnico di Genoa e Crotone per rimettere in piedi la sfida. Solo Thiago Motta aveva fatto meglio.
Walter Mazzarri 6 - Tradito proprio sul più bello, quando la partita sembrava chiusa. Sfuma la quarta vittoria nelle ultime cinque sfide, la terza consecutiva in trasferta, a causa di un quarto d'ora da incubo, che vanifica tutti gli sforzi profusi dalla squadra in settanta minuti di dominio assoluto. Il Torino approccia bene il match, va in vantaggio di tre reti ma non riesce ad arginare la furia scaligera. Mazzarri non trova le contromisure adeguate: i cambi, a differenza di quelli di Juric, non incidono.
Ivan Juric 7 - Il vero allenatore si vede nei momenti di difficoltà. Dopo un primo tempo da dimenticare, Juric cambia volto alla sua squadra nella ripresa, anche se i risultati non sono immediati; il Torino dilaga, poi però subisce la veemente reazione dei padroni di casa. Segnano Pazzini, Verre e Stepinski, i tre chiamati in causa dall'ex tecnico di Genoa e Crotone per rimettere in piedi la sfida. Solo Thiago Motta aveva fatto meglio.
Walter Mazzarri 6 - Tradito proprio sul più bello, quando la partita sembrava chiusa. Sfuma la quarta vittoria nelle ultime cinque sfide, la terza consecutiva in trasferta, a causa di un quarto d'ora da incubo, che vanifica tutti gli sforzi profusi dalla squadra in settanta minuti di dominio assoluto. Il Torino approccia bene il match, va in vantaggio di tre reti ma non riesce ad arginare la furia scaligera. Mazzarri non trova le contromisure adeguate: i cambi, a differenza di quelli di Juric, non incidono.
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