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TMW RADIO - Lotti: "Polemiche Lega? Sembrava lite di condominio. Porte chiuse necessarie"
L'ex Ministro dello Sport, Luca Lotti, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per parlare dell'emergenza Coronavirus. Queste le sue parole: "Il decreto è importante, e lo sport deve seguirlo alla lettera. Mi auguro che ci si attenga al regolamento nazionale".
La Lega Serie A ha dato una brutta immagine al Paese?
"Ho seguito le polemiche ed ho compreso alcune differenze interne. Marotta ha esposto idee condivisibili, non è questo però il momento di litigare. I problemi sono altri e colgo l'occasione per ringraziare il sistema sanitario. Trovo strano che si siano giocate alcune partite oppure che si sia consentito ai tifosi atalantini di andare a Lecce. Adesso le regole sono uguali per tutti, si giocherà a porte chiuse e spero che l'immagine che uscirà sia pulita e trasparente".
Cosa pensa riguardo all'Olimpiade di Tokio?
"Credo che parlare oggi sia difficile, anzi, impossibile. Per quel che riguarda l'Europeo spero che tra due mesi le cose siano più chiare in termine sanitario. Mi auguro che entrambe le manifestazioni si tengano, non so con quali disposizioni però. Dobbiamo guardare giorno per giorno".
La Lega ha tardato a trovare l'unità sui calendari?
"È sembrato un condominio che non riusciva a mettersi d'accordo, poi una decisione andava presa. Le porte chiuse limiteranno gli ingressi alle società ma garantisce la regolarità del torneo. L'economia va avanti e la salute di tutti va messa prima di tutto. I giocatori possono giocare, così come tutti gli altri lavoratori. Non voglio parlare di campionato falsato ma qualcosa cambierà sicuramente con le gare a porte chiuse".
Se un giocatore di Serie A dovesse essere colpito dal Coronavirus?
"A quel punto sarebbe un grande problema per tutti, economico e non solo".
Aumentare i poteri di una figura che si erge sopra le 20 società può essere un'idea?
"Credo che sia obbligatori. La Lega di A è un'azienda che fattura circa 2 miliardi e mezzo e queste cifre impongono che debba essere amministrata come una grande azienda. Nelle altre Leghe, come Spagna, Inghilterra e Germania i sistemi funzionano e per questo li copierei".
Per la Fiorentina sarebbe un'occasione persa non avere uno stadio di proprietà con un patron come Rocco Commisso?
"Commisso ha portato tanta positività a Firenze e non solo. È importante se persone dall'estero vengono in Italia per investire. La legge sugli stadi è un grandissimo punto di partenza, se viene sfruttata può dare tanto alla Fiorentina, come già successo a tanti club in Italia. Poi ci sono tante considerazioni da fare, con la società che deve essere libera di scegliere. L'importante è farlo, farlo bene e spiegare perché si fa una cosa. È inutile girare intorno al problema, bisogna dare un'informazione corretta".
Come viene vissuto da tifoso rossonero questo ennesimo ribaltone in casa Milan?
"Le società fanno le loro scelte, però non si può vivere ogni due stagioni "un anno zero". Io ho vissuto il Milan di Berlusconi, un Milan che ha insegnato calcio in Europa. Se ogni anno riparti da zero, diventa complicato".
La Lega Serie A ha dato una brutta immagine al Paese?
"Ho seguito le polemiche ed ho compreso alcune differenze interne. Marotta ha esposto idee condivisibili, non è questo però il momento di litigare. I problemi sono altri e colgo l'occasione per ringraziare il sistema sanitario. Trovo strano che si siano giocate alcune partite oppure che si sia consentito ai tifosi atalantini di andare a Lecce. Adesso le regole sono uguali per tutti, si giocherà a porte chiuse e spero che l'immagine che uscirà sia pulita e trasparente".
Cosa pensa riguardo all'Olimpiade di Tokio?
"Credo che parlare oggi sia difficile, anzi, impossibile. Per quel che riguarda l'Europeo spero che tra due mesi le cose siano più chiare in termine sanitario. Mi auguro che entrambe le manifestazioni si tengano, non so con quali disposizioni però. Dobbiamo guardare giorno per giorno".
La Lega ha tardato a trovare l'unità sui calendari?
"È sembrato un condominio che non riusciva a mettersi d'accordo, poi una decisione andava presa. Le porte chiuse limiteranno gli ingressi alle società ma garantisce la regolarità del torneo. L'economia va avanti e la salute di tutti va messa prima di tutto. I giocatori possono giocare, così come tutti gli altri lavoratori. Non voglio parlare di campionato falsato ma qualcosa cambierà sicuramente con le gare a porte chiuse".
Se un giocatore di Serie A dovesse essere colpito dal Coronavirus?
"A quel punto sarebbe un grande problema per tutti, economico e non solo".
Aumentare i poteri di una figura che si erge sopra le 20 società può essere un'idea?
"Credo che sia obbligatori. La Lega di A è un'azienda che fattura circa 2 miliardi e mezzo e queste cifre impongono che debba essere amministrata come una grande azienda. Nelle altre Leghe, come Spagna, Inghilterra e Germania i sistemi funzionano e per questo li copierei".
Per la Fiorentina sarebbe un'occasione persa non avere uno stadio di proprietà con un patron come Rocco Commisso?
"Commisso ha portato tanta positività a Firenze e non solo. È importante se persone dall'estero vengono in Italia per investire. La legge sugli stadi è un grandissimo punto di partenza, se viene sfruttata può dare tanto alla Fiorentina, come già successo a tanti club in Italia. Poi ci sono tante considerazioni da fare, con la società che deve essere libera di scegliere. L'importante è farlo, farlo bene e spiegare perché si fa una cosa. È inutile girare intorno al problema, bisogna dare un'informazione corretta".
Come viene vissuto da tifoso rossonero questo ennesimo ribaltone in casa Milan?
"Le società fanno le loro scelte, però non si può vivere ogni due stagioni "un anno zero". Io ho vissuto il Milan di Berlusconi, un Milan che ha insegnato calcio in Europa. Se ogni anno riparti da zero, diventa complicato".
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