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#iorestoacasa - TMW consiglia: "Best" di Mary McGuckian: ascesa e caduta di un fenomenoTUTTO mercato WEB
venerdì 3 aprile 2020, 07:10Serie A
di Michele Pavese

#iorestoacasa - TMW consiglia: "Best" di Mary McGuckian: ascesa e caduta di un fenomeno

Girare un film sulla vita di uno dei calciatori più iconici di tutti i tempi non è un'impresa facile. Ne sa qualcosa Mary McGuckian, che nel 2000 provò a portare sul grande schermo il primo divo del football assegnando il ruolo a John Lynch, già protagonista di pellicole indimenticabili come Moll Flanders e Sliding Doors e all'epoca marito della regista nordirlandese. La storia tormentata di George Best (morto cinque anni più tardi), probabilmente, non può essere racchiusa in 102 minuti, ma meriterebbe almeno una serie televisiva, un'opera in grado di raccontare in modo dettagliato quello che ha rappresentato l'ex Pallone d'Oro non solo per chi ha avuto la fortuna di ammirarlo in tutto il suo splendore, ma anche per le generazioni future. Perché Best non è stato solo genio e sregolatezza, talento ed eccessi; è stato soprattutto un uomo fragile, che si è lasciato trascinare in un vortice autodistruttivo e che alla fine ha perso la battaglia più grande a soli 59 anni.

Il film dà grande spazio proprio all'animo tormentato e si concentra forse poco sul Best calciatore, sulle emozioni che sapeva regalare sul terreno di gioco. Per questo lascia una sensazione di incompiutezza e la voglia di approfondire ogni aspetto della sua carriera, oltre a quelli relativi alla vita privata.

Personalmente ritengo molto ben riuscite le due scene finali: nella prima, Best è ospite in una trasmissione televisiva e si rivolge al presentatore con sguardo malinconico, pronunciando la frase "io so giocare a calcio e questo nessuno potrà mai portarmelo via". La seconda è un omaggio alla figura più importante per l'ex Manchester United, sir Matt Busby. Nel giorno del saluto al leggendario allenatore (scomparso nel 1994), Best-Lynch legge in un Old Trafford gremito e commosso un brano dell'Ecclesiaste. Qui potete trovare il video, davvero emozionante. George Best