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Il Verona sogna in grande: 3-2 al Parma nello scontro diretto, ora l'Europa è possibileTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 1 luglio 2020, 23:39Serie A
di Marco Conterio

Il Verona sogna in grande: 3-2 al Parma nello scontro diretto, ora l'Europa è possibile

Hellas-Parma 3-2 al 90'
Le notizie che arrivano da Ferrara profumano d'Europa: il Milan soffre con la SPAL, Hellas Verona contro Parma è così ancor di più uno scontro per giocarsi una fetta dell'Europa che sarà. Destro, sinistro, colpo su colpo. Al tappeto vanno i ducali, 3-2 coi cambi a decidere la partita. Non basta a D'Aversa un super Kulusevski, il gol di Pessina regala ai padroni di casa un sogno bellissimo.

Prima frazione made in Kulusevski Il primo tempo vede i ducali padroni della gara, con Kulusevski che è ben più che ispirato. D'Aversa gli chiede di puntare Dawidowicz, titolare alla bisogna per la squalifica di Kumbulla. Ordina, esegue. Poi segna una rete da campione quando, al quattordicesimo, Cornelius sguscia sulla trequarti: lo svedese aggancia sulla corsa e ruba il tempo ad Amrabat. Sterza e toglie quello di Rrahmani. Controlla sullo stretto, mancino a incrociare, Silvestri seduto e 1-0. La Juventus gongola, il quarantaquattro pare inarrestabile e su quella fascia è spesso servito dai compagni ma quando gli ricapita l'occasione, mette a terra Dawidowicz ma poi spara alle stelle. Il Verona esce dall'angolo e il jab finisce sulla traversa: angolo, testata di Rrahmani ma bacia il legno orizzontale. E quando la prima frazione pare diretta agli archivi, ecco che Bruno Alves tampona Di Carmine, abile a prender posizione. Il dieci scaligero va sul dischetto e fa 1-1 in chiusura.


Il Verona la ribalta, Gagliolo pareggia All'intervallo girandola di cambi, tre per l'Hellas e due per D'Aversa. Il tecnico ducale inserisce Gervinho per Di Carmine. Paro, in panchina in vece di Juric, squalificato, mette dentro anche Zaccagni per Di Carmine, dall'altra parte. Addio ai nove puri, ha ragione il secondo del Verona: al 54' destro dal limite di Zaccagni che salta Kulusevski e con una bella parabola fa 2-1. La partita è bella. E' caldo, si gioca sempre, ma i ragazzi in campo corrono freschi. E poi hanno cuore, come Gagliolo. Perché il 2-2 nasce da quello: Kulusevski spinge sulla destra, Silvestri respinge corto e il terzino è in area avversaria e segna un tap-in da ala, mica da difensore. Applausi, quello che il futuro juventino intanto strappa continuamente, anche pochi minuti dopo, quando solo una doppia chiusura Gunter-Rrahmani gli evita il secondo gol.

Cambi decisivi All'83' la gara cambia ancora. Una sfida che non soffre la pausa, il clima, il tour de force ma che è un turbine d'emozioni. E reti. Lancio lungo dalla difesa, Karamoh pare comodo in vantaggio ma Verre è più scaltro di lui. Il francese sbaglia, il trequartista ne approfitta, assist morbido per il neoentrato Pessina che scavalca Darmian. Il trequartista ha tutto il tempo per caricare il mancino e scaricarlo con forza alle spalle di Sepe, per il 3-2. Girandole di cambi, come fosse calcio d'estate, quelle del Verona han certamente la meglio su quelle del Parma dove Karamoh e Gervinho son meno ispirati di un doppiato in Formula Uno. E al traguardo che profuma d'Europa arriva il Verona, con le braccia al cielo.