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L'allarme di Gravina: "Molto preoccupato per la prossima stagione. Basta con questo protocollo!"
"Sono molto ma molto preoccupato per la prossima stagione". All'indomani della conquista dello Scudetto da parte della Juventus, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha lanciato l'allarme in vista dei prossimi campionati che inizieranno a metà settembre. Ospite di 'Gr Parlamento', Gravina s'è soffermato sui tempi ristretti, sulla preparazione e sulle regole da seguire. "Le squadre dovranno cominciare tra non molto i raduni e la preparazione e siamo in grandissimo ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire - ha detto -. Non sappiamo questo stato d’emergenza per quanto tempo ancora sarà prorogato".
Gravina ha spiegato che l'attuale protocollo, molto dispendioso dal punto di vista economico, non può essere la via per il prossimo anno: "E' inapplicabile d'ora in avanti. E' impegnativo per le società e per gli stessi atleti - ha detto -. Questo protocollo ha dovuto tener conto dell’evoluzione dell’epidemia nel nostro Paese e bisogna continuare a tenerne conto, ma bisogna anche essere realisti: lo abbiamo applicato in una situazione di emergenza per un brevissimo periodo di tempo, ma immaginare di continuare ad applicarlo fino alla fine della prossima stagione sportiva, con tamponi ogni 4 giorni, è impossibile. Sarebbe una violenza fisica verso i giocatori. Bisogna trovare delle altre soluzioni.
Gravina ha quindi proposto un'altra via: "Una volta accertata la negativizzazione del gruppo squadra bisogna allentare i tamponi. Al riguardo aspettiamo notizie dal Comitato tecnico scientifico per capire quale sarà il nuovo protocollo da applicare, siamo impegnati anche per la ripartenza del calcio dilettantistico e a questo proposito dico che non sappiamo ancora come e quando poter far partire tutte le competizioni".
Gravina ha spiegato che l'attuale protocollo, molto dispendioso dal punto di vista economico, non può essere la via per il prossimo anno: "E' inapplicabile d'ora in avanti. E' impegnativo per le società e per gli stessi atleti - ha detto -. Questo protocollo ha dovuto tener conto dell’evoluzione dell’epidemia nel nostro Paese e bisogna continuare a tenerne conto, ma bisogna anche essere realisti: lo abbiamo applicato in una situazione di emergenza per un brevissimo periodo di tempo, ma immaginare di continuare ad applicarlo fino alla fine della prossima stagione sportiva, con tamponi ogni 4 giorni, è impossibile. Sarebbe una violenza fisica verso i giocatori. Bisogna trovare delle altre soluzioni.
Gravina ha quindi proposto un'altra via: "Una volta accertata la negativizzazione del gruppo squadra bisogna allentare i tamponi. Al riguardo aspettiamo notizie dal Comitato tecnico scientifico per capire quale sarà il nuovo protocollo da applicare, siamo impegnati anche per la ripartenza del calcio dilettantistico e a questo proposito dico che non sappiamo ancora come e quando poter far partire tutte le competizioni".
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