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Cairo: "Con Mazzarri ci siamo lasciati bene, ma quella frase su Chiellini non è stata il massimo"
Da lottare per un posto in Europa a giocare per la permanenza in Serie A: cosa è successo? Questa è una delle domanda a cui risponde Urbano Cairo, presidente del Torino, sulle pagine de La Stampa. "Qualche malumore nello spogliatoio, mister Mazzarri contestato dalla tifoseria, alcune partite andate male nel momento sbagliato: poi entri in una spirale negativa e allora diventa dura. Con Mazzarri ci siamo lasciati da buoni amici, è un serio e valido professionista, anche se indicare come esempio, per furore agonistico, Chiellini, non è stata una splendida idea e lo dico da tifoso granata. Moreno Longo, in panchina, ha poi ottenuto l'obiettivo minimo: la salvezza.
Ha fatto bene, è un grande motivatore, ma abbiamo deciso di voltare pagina".
E ha chiamato Giampaolo: perché?
"Lo abbiamo scelto d'intesa con il nuovo ds Vagnati: veramente lo avevo cercato già in passato, ma era impegnato. Sa valorizzare i suoi calciatori, privilegia il gioco e ha tutto per fare bene al Toro. Noi non abbiamo il fatturato delle grandi società italiane: dobbiamo individuare potenziali campioni, farli crescere, talvolta cederli se serve a migliorare ulteriormente la squadra".
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