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Yuto Nagatomo, pendolino del Sol Levante che corre grazie... alle prugne
Arrivato in Italia nel 2010 grazie all'intuizione del Cesena, Yuto Nagatomo riuscì a farsi apprezzare nei sei mesi al Manuzzi tanto da farsi notare dall'Inter. Terzino mancino dotato di grandi abilità atletiche, ha da sempre attribuito la grande resistenza al consumo di 'umeboshi', delle prugne giapponesi ricche di acido citrico. Nel 2011 come detto l'arrivo all'Inter, dove inizialmente ricopre il ruolo di titolare indiscusso della fascia mancina. Particolare la sua esultanza, sfoderata in tutte le 9 occasioni in cui Nagatomo è andato in gol: un inchino, gesto iconico della cultura nipponica. Nel gennaio del 2018 passa al Galatasaray in cerca di minutaggio con vista Mondiale ed il club turco decide di riscattarlo al termine della stagione, con il terzino che ha vestito la maglia giallorossa fino a poche settimane fa prima di firmare per l'Olympique Marsiglia.
Anche con la selezione giapponese è da anni protagonista assoluto, arrivando addirittura a vincere una Coppa d'Asia nel 2011. Come tanti abitanti del Sol Levante è molto attento alla cultura, come dimostra la laurea in economia politica. In carriera, oltre alla già citata Coppa d'Asia, ha vinto una Coppa Italia con l'Inter, un campionato turco e una Coppa Yamazaki Nabisco col Tokyo FC. Oggi Yuto Nagatomo compie 34 anni.
Sono nati oggi anche Fernando Orsi, Dieter Hecking, Nuno Valente e Thomas Meunier.
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