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Buccheri (La Stampa): "Nkoulou acquisto di gennaio, vitali i tre punti di Cagliari"
Tre punti di vitale importanza sono arrivati nello scontro diretto contro il Cagliari, adesso il Torino può guardare alle prossime gare con meno apprensione. E’ stato un successo della difesa, la porta dei granata è rimasta inviolata per la seconda partita consecutiva: “Finalmente è stata data continuità al pacchetto, Nkoulou è il più importante acquisto di gennaio” ha dichiarato a TuttoMercatoWeb il giornalista de La Stampa, Guglielmo Buccheri.
Buccheri, quanto valgono i tre punti conquistati in Sardegna?
“Tanto, soprattutto perché sono arrivati contro una diretta rivale per non retrocedere. Io, però, preferisco capovolgere la prospettiva per far capire ulteriormente quanto siano pesanti questi tre punti: immaginiamoci, per un attimo, che il Toro abbia pareggiato o addirittura perso contro il Cagliari. Saremmo qui a fare processi, ma soprattutto a commentare una squadra a serio rischio serie B. E’ anche per questo che i granata, in Sardegna, hanno fatto un bel salto in avanti nelle convinzioni”.
Gol di un difensore, porta ancora inviolata: è da qui che parte la svolta di Nicola?
“Credo che questo sia stato l’errore più grave commesso dal suo predecessore, Giampaolo: l’ex tecnico cambiava in continuazione gli interpreti, ma nel pacchetto arretrato è una scelta che spesso non paga. Non è come alternare gli attaccanti, con quello escluso che in panchina può ritrovare la rabbia e l’adrenalina per fare bene, perché là dietro servono certezze e automatismi che si possono trovare soltanto con la continuità. Nicola è ripartito dalla vecchia difesa, Izzo-Nkoulou-Bremer, e i risultati si stanno vedendo. Presi singolarmente, i tre granata non hanno nulla da invidiare a tanti altri centrali che giocano per squadre posizionate ben più in alto in classifica”.
Restringiamo il focus su Nkoulou, è lui il valore aggiunto della nuova gestione tecnica.
“Hanno capito che un giocatore come il camerunense non poteva restare fuori dai piani, in una situazione delicata come quella del Torino non poteva contare un contratto in scadenza. E’ una pedina troppo importante, non solo per le qualità sue ma anche per quelle che tira fuori da chi gli gioca vicino: è un leader assoluto, aiuta i compagni e Bremer è un altro giocatore quando ha al suo fianco Nkoulou e non Lyanco. E’ l’acquisto di gennaio più importante del Toro, non c’è dubbio”.
Il vero innesto del mercato di riparazione, invece, è pronto a rientrare: sarà Sanabria la spalla di Belotti?
“Torna dopo tre settimane di Covid-19 e di isolamento in albergo, innanzitutto dovrà trovare la condizione migliore. Poi, però, immagino che Nicola punterà molto su di lui: personalmente, ho tanta curiosità di vederlo all’opera. Credo che abbia le caratteristiche giuste per permettere a Belotti di tornare a fare l’attaccante per davvero, quel numero 9 più presente in zona gol e con meno compiti in fase difensiva”.
Quanto sono cresciute le percentuali di salvezza dopo la vittoria di venerdì?
“Sono aumentate molto quelle del Toro, così come sono precipitate quelle del Cagliari. Cinque punti sulla terzultima sono un discreto vantaggio, ma soprattutto i granata si sono avvicinati al gruppone di quelle davanti: lottare contro un’unica squadra sarebbe stato fin troppo pericoloso, adesso si può pensare di ributtare dentro alla lotta formazioni che si immaginavano già tranquille. E’ anche per questo che la vittoria di Cagliari può essere un nuovo capitolo della stagione del Toro”.
Buccheri, quanto valgono i tre punti conquistati in Sardegna?
“Tanto, soprattutto perché sono arrivati contro una diretta rivale per non retrocedere. Io, però, preferisco capovolgere la prospettiva per far capire ulteriormente quanto siano pesanti questi tre punti: immaginiamoci, per un attimo, che il Toro abbia pareggiato o addirittura perso contro il Cagliari. Saremmo qui a fare processi, ma soprattutto a commentare una squadra a serio rischio serie B. E’ anche per questo che i granata, in Sardegna, hanno fatto un bel salto in avanti nelle convinzioni”.
Gol di un difensore, porta ancora inviolata: è da qui che parte la svolta di Nicola?
“Credo che questo sia stato l’errore più grave commesso dal suo predecessore, Giampaolo: l’ex tecnico cambiava in continuazione gli interpreti, ma nel pacchetto arretrato è una scelta che spesso non paga. Non è come alternare gli attaccanti, con quello escluso che in panchina può ritrovare la rabbia e l’adrenalina per fare bene, perché là dietro servono certezze e automatismi che si possono trovare soltanto con la continuità. Nicola è ripartito dalla vecchia difesa, Izzo-Nkoulou-Bremer, e i risultati si stanno vedendo. Presi singolarmente, i tre granata non hanno nulla da invidiare a tanti altri centrali che giocano per squadre posizionate ben più in alto in classifica”.
Restringiamo il focus su Nkoulou, è lui il valore aggiunto della nuova gestione tecnica.
“Hanno capito che un giocatore come il camerunense non poteva restare fuori dai piani, in una situazione delicata come quella del Torino non poteva contare un contratto in scadenza. E’ una pedina troppo importante, non solo per le qualità sue ma anche per quelle che tira fuori da chi gli gioca vicino: è un leader assoluto, aiuta i compagni e Bremer è un altro giocatore quando ha al suo fianco Nkoulou e non Lyanco. E’ l’acquisto di gennaio più importante del Toro, non c’è dubbio”.
Il vero innesto del mercato di riparazione, invece, è pronto a rientrare: sarà Sanabria la spalla di Belotti?
“Torna dopo tre settimane di Covid-19 e di isolamento in albergo, innanzitutto dovrà trovare la condizione migliore. Poi, però, immagino che Nicola punterà molto su di lui: personalmente, ho tanta curiosità di vederlo all’opera. Credo che abbia le caratteristiche giuste per permettere a Belotti di tornare a fare l’attaccante per davvero, quel numero 9 più presente in zona gol e con meno compiti in fase difensiva”.
Quanto sono cresciute le percentuali di salvezza dopo la vittoria di venerdì?
“Sono aumentate molto quelle del Toro, così come sono precipitate quelle del Cagliari. Cinque punti sulla terzultima sono un discreto vantaggio, ma soprattutto i granata si sono avvicinati al gruppone di quelle davanti: lottare contro un’unica squadra sarebbe stato fin troppo pericoloso, adesso si può pensare di ributtare dentro alla lotta formazioni che si immaginavano già tranquille. E’ anche per questo che la vittoria di Cagliari può essere un nuovo capitolo della stagione del Toro”.
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