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Turchia-Italia 0-3, le pagelle: Spinazzola alla Grosso, ok l'attacco azzurro. Under unico a salvarsiTUTTO mercato WEB
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sabato 12 giugno 2021, 06:45Euro 2020
di Tommaso Bonan

Turchia-Italia 0-3, le pagelle: Spinazzola alla Grosso, ok l'attacco azzurro. Under unico a salvarsi

Turchia-Italia 0-3
(8' st aut. Demiral, 21' st Immobile, 34' st Insigne)


TURCHIA (a cura di Andrea Piras)

Cakir 5,5 - Provvidenziale quando vola sul colpo di testa di Chiellini per alzare il pallone sopra la traversa con la mano di richiamo. Incolpevole sull’autogol di Demiral. Prova il miracolo sulla conclusione di Spinazzola, nulla può sulla respinta di Immobile. Sul voto però influisce molto il rinvio errato che dà il via al terzo gol azzurro.

Celik 5 - Gioca molto basso per controllare le sfuriate di Spinazzola che ogni tanto riesce a sfondare dalla sua parte. Graziato da Makkelie e dal VAR sul finire di primo tempo, poco reattivo sul raddoppio di Immobile.

Demiral 4,5 - L’Olimpico non gli porta fortuna. Rischia quando perde Chiellini nel primo tempo ma viene salvato dalla grandissima parata da parte di Cakir, goffo il tocco di petto con cui batte Cakir.

Soyuncu 5,5 - Fa vedere ottime chiusure sulle punte azzurra ma anche alcune amnesie che da un giocatore tecnico come lui non ci si aspetta. Più in difficoltà nella ripresa.

Meras 5 - Viene considerato come l’anello debole della catena difensiva turca. Perde i duelli in velocità con Berardi, scivola nell’azione che porta al gol azzurro. Male anche quando c’è Di Lorenzo dalla sua parte.

Yokoslu 5,5 - Gioca sempre basso sulla linea dei difensori per sventare le offensive della nazionale italiana. Elemento della retroguardia in più nel momento di maggiore difficoltà dei suoi, cala col passare dei minuti. (Dal 65’ Kahveci 5,5 - Entra nel momento peggiore per la sua nazionale. Soffre le iniziative azzurre).

Karaman 5 - L’atteggiamento poco offensivo dei suo lo penalizza molto specie quando deve dare una mano a difendere. In difficoltà spesso su Spinazzola (Dal 76’ Dervisoglu sv).

Tufan 5,5 - Fa densità in mezzo al campo andando a recuperare diversi palloni nella propria trequarti. Tanto dinamismo specie nei momenti in cui l’Italia spinge ma poco apporto offensivo (Dal 64’ Kahveci 5,5 - Cambia poco le dinamiche della sua nazionale).

Yazici 5 - Bloccato dalla nazionale azzurra l’uomo che rifilò al Milan una tripletta pesante in Europa League. Pochi spunti degni di nota per lui nella notte romana e Gunes lo sostituisce all’intervallo (Dal 46’ Under 6 - Ottimo l’impatto sul match. Prova a sfruttare la sua velocità risultando fra i più positivi).

Calhanoglu 5 - E’ la fonte di gioco della sua nazionale. Si muove in ogni parte del campo nel tentativo di far ripartire la squadra senza però pungere a dovere. Sparisce nella ripresa.

Yilmaz 5,5 - Prova a caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco della sua nazionale ma finisce spesso nella trappola del fuorigioco oltre a cercare un rigore che non c’è tuffandosi platealmente in area.

Gunes 5 - Imposta la partita per contenere gli attacchi della nazionale di Roberto Mancini ma il muro dura poco più di un tempo. Dopo l'autogol di Demiral, la sua Turchia si sgretola venendo travolta dagli azzurri.


ITALIA (a cura di Marco Conterio)

Donnarumma 7 Sentir le pressioni del mercato non è cosa da grandi. Lo dimostra quando Yilmaz s'incunea in area e lui mette in guantoni. Un'occasione turca, un intervento. Così fanno i grandi.

Florenzi 6 Totti qui ha insegnato che Nemo propheta in patria ha degne eccezioni. Al ritorno all'Olimpico paga lo scotto con l'emozione, poi si riprende ma le condizioni fisiche non erano al meglio sicché va fuori al 45' dal 46' Di Lorenzo 6.5 Entra benissimo in campo, senza paura. Poco tempo indietro negli almanacchi era a giocare in periferia del calcio che conta. Un'altra grande storia di provincia)

Bonucci 6.5 Schiena alta e tanto mestiere, mette da parte il fioretto del rifinitore e gioca una partita di profondo mestiere. Duro, tosto, cattivo, sempre presente e costante. Accanto a Chiellini, che coppia.

Chiellini 7.5 L'ultima thule in azzurro Giorgio da Livorno la gioca con la grinta del gladiatore. Con Yilmaz è scontro tra pesi massimi, di muscoli e impeto. Vincitore straripante.

Spinazzola 7.5 Mancini gli affida l'oneroso ruolo d'essere il Grosso della sua Italia. Preso carico delle responsabilità, è la spina nel fianco della Turchia e del quotato Celik del Lille. Propizia il raddoppio ma non solo.

Barella 7 Invisibile muratore della difesa, evidente distruttore di quella avversaria. Doveva essere il banco di prova per il salto di qualità della carriera. La prima è superata.

Jorginho 7 Che belle regie. Quelle d'Europa, dei trionfi col Chelsea. Un giocatore così l'Italia non ce l'aveva dai tempi di Andrea Pirlo, nel ruolo. Brasiliano nelle idee, freddezza italiana.

Locatelli 6.5 Del reparto è quello certamente meno brillante, che cerca più gli appoggi nella comfort zone. Però nel primo gol c'è tutto il suo genio, la sua gioventù sprezzante d'ogni pressione. (dal 74' Cristante sv)

Berardi 7 Una storia che sembra una favola. Il ragazzo di provincia, che viene dal calcetto, una vita a Sassuolo. E' la sera dei suoi sogni, la 11 sulle spalle e una responsabilità grande. La deviazione di Demiral poco importa, il gol è tutto suo. (dall'86' Bernardeschi sv)

Immobile 7 Re Ciro, nel suo teatro ma con un altro abito di scena. Sembra rinato, dopo qualche settimana faticosa con la Lazio. Prima con la Repubblica Ceca, poi rapace con la Turchia. Scarpa doratissima. (dall'81' Belotti sv)

Insigne 7.5 Il carico dell'inventiva e della scintilla, è il piccolo grande lucchetto che deve scardinare una Turchia asserragliata sui suoi Dardanelli. Nella ripresa supera i confini e trascina l'Italia in un mare da sogno. Un gol bellissimo. Un gran 10. (dall'81' Chiesa sv)

Mancini 7.5 D'azzurro vestito, con quel colore che fa molto 1982, toglie la giacca alla fine del primo tempo e l'Italia si rimbocca le maniche. E vince, convince, poi domina e stravince. Se il buongiorno si vede dal mattino.