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TMW RADIO - Polverosi: "Sfiducia di Mancini per Immobile come quella di Sacchi verso di lui"TUTTO mercato WEB
martedì 7 settembre 2021, 20:17Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Polverosi: "Sfiducia di Mancini per Immobile come quella di Sacchi verso di lui"

Alberto Polverosi intervistato da Niccolò Ceccarini
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Ospite di Stadio Aperto a TMW Radio, Alberto Polverosi, giornalista del Corriere dello Sport, ha rilasciato le sue considerazioni partendo dal suo libro sui 90 anni del Montelupo, società dell'hinterland fiorentino: “Avevo enorme piacere nel raccontare questa storia, è un sogno che si realizza. Ho cominciato col Montelupo in prima categoria. Da allora ho sempre avvertito questa riconoscenza verso chi mi ha fatto nascere giornalisticamente. Domenica, alla presentazione, ho rivisto i primi idoli della mia adolescenza e son rimasto molto emozionato. Era una cosa che sentivo dentro da sempre. L’idea del libro è mia, ma ho potuto farlo grazie a Carlo Fontanelli, un vero pazzo, il più grande appassionato di memoria calcistica che ci sia in Italia. Ha un archivio con milioni di dati. È un lavoro che è durato otto o nove mesi”.

Qual è il suo giudizio sulle critiche alla Nazionale?
“Ci vuole altro per smontare il castello costruito nel triennio che ha preceduto la vittoria agli Europei. Penso che qualcosa di meglio si possa fare sicuramente, credo sia una critica costruttiva volta al bene dell’Italia. Non ho letto grandi attacchi né grandi critiche. Ci sono situazioni che non tornano già da prima dell’Europeo, una su tutte la questione Immobile. Oggi chi può essere il centravanti della Nazionale se non lui? Qual è l’alternativa ad Immobile? Belotti? Ci son stati cinquanta gol di differenza tra loro negli ultimi due anni. La differenza fra Immobile e gli altri attaccanti è evidente. Lui ha il gol dentro, ma in Nazionale si cambia, lui cambia, non va più in profondità come nella Lazio. È l’unico che cambia il proprio modo di giocare in Nazionale. Non è un percorso semplice. Credo senta un po’ la sfiducia di Mancini, che a sua volta sentiva la sfiducia di Sacchi quando gli preferiva Baggio. Mancini ha messo Insigne a fare il centravanti, con la Bulgaria ha messo Raspadori, con la Svizzera ha inserito Zaniolo. La si può chiamare critica, osservazione, ma questa è la realtà dei fatti, Immobile è in sofferenza nella Nazionale. L’unica speranza è che, con gli insegnamenti di Sarri, lui possa migliorare, come si è già notato ad Empoli, aumentare il proprio bagaglio di conoscenza e portarlo in Nazionale. Lui e Mancini devono andarsi incontro l’uno con l’altro”.


La permanenza di Berardi a Sassuolo è un dono della provvidenza per Sottil?
“Io li avrei visti bene anche insieme. La squadra per me è decisamente più forte dell’anno scorso, sebbene con Berardi avrebbe fatto un passo in avanti. A me Sottil diverte, è forte palla al piede, ha un bello strappo, un’ottima tecnica”.