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Brescia, l'ex ds Cordone: "Fu Cellino a non volere Lucca. Provai a convincerlo fino all'ultimo"
L’ex direttore sportivo del Brescia Stefano Cordone ha voluto rompere il silenzio dopo il retroscena di mercato Bresciaingol.com in cui si spiegava come le Rondinelle nel 2019 avessero praticamente messo le mani sul bomber Lorenzo Lucca, reduce da 16 gol in 18 partite con la Primavera del Torino, per appena 60mila euro.
“Non fui io a non volere Lucca, ma il presidente Cellino. Cercai di fargli cambiare idea fino alle otto di sera dell’ultimo giorno di mercato, ma non ci fu nulla da fare.
“Non fui io a non volere Lucca, ma il presidente Cellino. Cercai di fargli cambiare idea fino alle otto di sera dell’ultimo giorno di mercato, ma non ci fu nulla da fare.
- spiega Cordone al portale bresciano - Feci venire in sede anche il papà del giocatore fin da Torino e il suo procuratore Sergio Lancini, che aspettarono invano: forse la mia unica colpa è stata questa. Sta di fatto che io e il presidente avevamo idee diverse: non sono così sciocco da non voler tenere un giocatore che aveva segnato a raffica in Primavera e si era già allenato anche con la prima squadra”.
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