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Torino, via un big dopo l'altro: così Juric perderà la pazienza
E' preoccupante la piega che sta prendendo il calciomercato del Torino. Se da un lato l'arrivo di Juric, un anno fa, fu passaggio chiave per riportare i granata nella parte sinistra della classifica, dall'altro il manager croato prima della chiusura della stagione era stato piuttosto chiaro su quelle che erano le sue necessità per permettere a questo Torino di portare avanti, e accelerare, il processo di crescita. "Quattro-cinque innesti nuovi? Io ne ho contati dieci da mettere dentro. Basta fare i conti, tra i prestiti, quelli in scadenza. Mandragora se lo prendiamo è uno, perché non lo conto come giocatore del Torino ora. Abbiamo sei prestiti, e tre scadenze. Qualcuno come Bremer sarà venduto. Se fai i conti, siamo lì, sui dieci giocatori da prendere", disse sul futuro dell'ultima stagione.
Da Brekalo a Belotti, via un big dopo l'altro
Le dichiarazioni appena citate sono di un mese fa e oggi la situazione non è certo migliorata rispetto allo scenario prospettato da Juric. Anzi. Andrea Belotti pur in assenza di offerte ha deciso di non rinnovare il contratto col Torino, Josip Brekalo ha chiesto (e ottenuto) di non essere riscattato per ambire a un club più ambizioso. Rolando Mandragora è a un passo dalla Fiorentina dopo che il Torino ha deciso di non pagare alla Juventus la cifra pattuita la scorsa estate mentre Bremer - nonostante il rinnovo - ha recentemente ribadito che lui questa estate vuole andar via. In più c'è Praet, che il Toro rivorrebbe in rosa ma solo in prestito. Via anche Marko Pjaca, Juric si ritrova al momento con un attacco letteralmente svuotato. L'unico già sostituito è il secondo portiere, con Gabriel che prenderà il posto di Vanja Milinkovic-Savic.
E ora?
La premessa è che c'è ancora tempo. Però ora Vagnati e Cairo sono chiamati a rispondere a una piazza che rumoreggiava contro la proprietà già prima dell'inizio di una campagna trasferimenti iniziata col piede sbagliato. Juric che non è allenatore famoso per le mezze misure un mese fa aveva chiesto 10 acquisti: un mese dopo, è arrivato solo il vice Berisha. Poco, troppo poco.
Da Brekalo a Belotti, via un big dopo l'altro
Le dichiarazioni appena citate sono di un mese fa e oggi la situazione non è certo migliorata rispetto allo scenario prospettato da Juric. Anzi. Andrea Belotti pur in assenza di offerte ha deciso di non rinnovare il contratto col Torino, Josip Brekalo ha chiesto (e ottenuto) di non essere riscattato per ambire a un club più ambizioso. Rolando Mandragora è a un passo dalla Fiorentina dopo che il Torino ha deciso di non pagare alla Juventus la cifra pattuita la scorsa estate mentre Bremer - nonostante il rinnovo - ha recentemente ribadito che lui questa estate vuole andar via. In più c'è Praet, che il Toro rivorrebbe in rosa ma solo in prestito. Via anche Marko Pjaca, Juric si ritrova al momento con un attacco letteralmente svuotato. L'unico già sostituito è il secondo portiere, con Gabriel che prenderà il posto di Vanja Milinkovic-Savic.
E ora?
La premessa è che c'è ancora tempo. Però ora Vagnati e Cairo sono chiamati a rispondere a una piazza che rumoreggiava contro la proprietà già prima dell'inizio di una campagna trasferimenti iniziata col piede sbagliato. Juric che non è allenatore famoso per le mezze misure un mese fa aveva chiesto 10 acquisti: un mese dopo, è arrivato solo il vice Berisha. Poco, troppo poco.
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