Nuovo presidente, stemma e tifosi: lo strano caso della vecchia Frattese, ora Ponticelli. Nel mirino una salvezza clamorosa…

Dopo innumerevoli cambi di tecnico ed una stagione più che barcollante, la Frattese ora vede una salvezza diretta che sarebbe a dir poco clamorosa, visto l’andamento della stagione ed i presupposti di partenza, con una squadra imbottita di giovani, senza stadio e senza tifosi.

Chiamarla Frattese sembrava già una forzatura prima, visto il trasloco a Mugnano ed il mancato seguito della tifoseria nerostellata. Ma adesso lo è ancor di più, dato che l’ex titolo di Nuzzo, passato in estate a Gaetano Battiloro, ha cambiato di nuovo pelle con la presidenza onoraria finita nelle mani di Arnaldo Todisco, con l’intenzione di far rinascere il calcio a Ponticelli.

Della vecchia Frattese ad oggi è rimasta soltanto la denominazione, dato che la squadra allenata da Maschio domenica scorsa è già scesa in campo con una nuova divisa e con il simbolo del Campania Ponticelli, sostenuta tra l’altro da 50 tifosi provenienti proprio dalla città napoletana. Insomma, nel giro di pochi giorni il team del giovane tecnico ex Turris si è ritrovata con un nuovo presidente e con una nuova tifoseria, in realtà mai avuta quest’anno. Ed ora vede una salvezza che sarebbe paradossale. Infatti la Frattese, o meglio il Ponticelli a questo punto, in virtù del vantaggio negli scontri diretti con la Sarnese, ad oggi sarebbe salva senza passare per i playout. E’ pertanto padrona del proprio destino a 180 minuti dal termine: vincendo le prossime due firmerebbero una impresa eroica e per certi versi grottesca, visti i continui cambiamenti societari avvenuti quest’anno…