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Turris, Colantonio benedice il 2020: “Che sia l’anno della C, ma senza un Liguori all'altezza andrò via…”
giovedì 2 gennaio 2020, 19:04Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

Turris, Colantonio benedice il 2020: “Che sia l’anno della C, ma senza un Liguori all'altezza andrò via…”

Il presidente della Turris Antonio Colantonio archivia l’anno appena trascorso e si prepara ad un 2020 nel quale tutto l’ambiente corallino spera finalmente di poter ritrovare il professionismo. Se da una parte la Turris sta rispettando i pronostici sul campo, dall’altra pende la solita questione stadio e l’esigenza di un adeguamento corposo ai canoni della Lega Pro entro la prossima estate. Una situazione che mina la tranquillità del numero uno biancorosso, come si evince dalle sue parole: “Purtroppo viviamo una situazione mortificante. Una Turris prima dopo tantissimo tempo avrebbe meritato ben altra atmosfera ed invece si respira un’aria salubre a metà. Non abbiamo lo stadio pieno per la questione Tribuna, non abbiamo potuto organizzare nulla per i nostri sponsor, non abbiamo potuto avviare nemmeno la campagna abbonamenti. Mi sarebbe piaciuto godermelo diversamente questo primato, ma mi sono ripromesso di andare avanti fino a fine stagione e di fare il mio dovere”.

Il messaggio di Colantonio è chiaro: “Se riuscirò a portare la Turris in C, poi il problema sarà di altri. Ma se entro maggio lo stadio non sarà omologato ai parametri necessari, io non opterò per la deroga che spetta alle neopromosse e lascerò la società. Inutile fare tutti questi sforzi e poi essere obbligati a giocare in un’altra città. Sono entrato nel calcio dei grandi non per business ma per amore della mia città, nell’intento di riportarla nei palcoscenici che merita. Proprio per questo motivo sarebbe un controsenso disputare un’eventuale terza serie in un altro comune”.

Sul piano sportivo, il patron corallino ha le idee chiare anche per l’immediato futuro: ”Ora devo concentrare tutte le mie energie sulla stagione attuale, perché c’è un campionato durissimo da vincere fino alla fine. Poi, è chiaro che se riuscissimo a centrare la promozione, anche in Lega Pro l’idea sarebbe quella di ripercorrere lo stesso percorso in crescendo fatto in serie D in questi anni, ovviamente dilatando maggiormente i tempi. Ma, ripeto, bisogna viaggiare all’unisono. Non posso parlare di traguardi altissimi se poi non abbiamo uno stadio all’altezza. Di sicuro chi mi conosce sa che non mi piace vivacchiare…”.

Colantonio ritorna sul mancato ripescaggio: “Ribadisco che non sono pentito di quell’incontro su Ghirelli. Per rispetto dei torresi dovevo giocarmi tutte le carte in mio possesso per provare a spuntarla. Purtroppo col senno di poi non sarebbe comunque bastato, ma ora inutile guardare indietro. Ho deciso di continuare per vincere sul campo, ma questa volta se non tutti faranno il proprio dovere non ci saranno scuse…”.