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tmw / turris / Primo piano
Baratto: "Non ho nulla da rimproverarmi, ho smesso di allenare 2 mesi fa. E con la squadra di inizio anno..."
martedì 2 maggio 2017, 17:50Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

Baratto: "Non ho nulla da rimproverarmi, ho smesso di allenare 2 mesi fa. E con la squadra di inizio anno..."

La protesta di domenica scorsa al Liguori non ha risparmiato nemmeno Giovanni Baratto. Il tecnico corallino, beccato con qualche coro dai tifosi forse per l’eccessivo aziendalismo verso la proprietà, difende comunque con orgoglio il suo lavoro: “Ovviamente dispiace, ma è normale che quando i risultati non arrivano a pagare è sempre l’allenatore. Accetto tutto senza problemi, anche se con tutta onestà non ho nulla da rimproverarmi. Ho smesso di fare l’allenatore due mesi fa. Infatti fin quando ho potuto fare il mio lavoro in condizioni normali, ossia dal mio ritorno fino alla sosta, il rendimento nonostante le oggettive difficoltà non era stato malvagio, avendo racimolato solo 6 punti in meno rispetto alla Leonzio. Dalla sosta in poi ho vestito i panni del traghettatore, quando ormai la situazione era diventata veramente difficile, essendo venute meno le giuste condizioni mentali per pensare solo al calcio giocato. In quel caso ero giunto ad un bivio, se restare o andare via. Ma non ho abbandonato la barca in primis perché non è nel mio costume, e poi perché nutro rispetto e attaccamento per questa piazza e per questi colori”.

IL RIMPIANTO – Indipendentemente dagli errori commessi, è stata ad ogni modo una stagione per niente facile per il tecnico biancorosso, caricato subito di pressioni ad inizio anno e poi esonerato in fretta e furia quasi sui social, per poi essere richiamato qualche tempo più tardi: “Nel calcio ci sta anche questo – ammette Baratto -. Sono situazioni che ti fanno crescere e rimarrò comunque riconoscente a chi mi ha dato l’opportunità di allenare la Turris. Tuttavia sono convinto che se fosse rimasta la squadra di inizio anno, solo con un paio di ritocchi nel mercato invernale ce la saremmo giocata fino alla fine per la promozione. Eravamo una squadra solida, era difficile batterci. Dopo due mesi si pretendeva già il bel gioco, ma bisognava dare tempo ad una rosa tutta nuova”.

LA "RAGAZZATA" – Baratto commenta anche le accuse di Perinelli: “Credo che un giocatore alla sua età, dove ha ancora tutto da dimostrare, debba solo pensare ad allenarsi e a migliorare col lavoro. Sono state esternazioni infelici e forse non ponderate, perché i compagni non meritavano quelle parole. Una ragazzata…”.

IL MESSAGGIO ALLA PIAZZA – “Nonostante tutto per me allenare la Turris è stato un grandissimo onore –dichiara Baratto-. Sono certo che a Torre il calcio non scomparirà mai, perché c’è una passione che non ha eguali. Tuttavia l’unico consiglio che mi sento di dare ai tifosi è di avere maggiore pazienza con le varie società che si alternano di anno in anno, perché oggi fare calcio è difficile per tutti e sono sempre meno quelli disposti a mettersi in gioco…”.