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Ipotesi soluzione-tampone con intervento di Colantonio e Calce. Ma se il titolo resta nella proprietà di Giugliano...
lunedì 17 luglio 2017, 17:00Primo piano
di Nello Giannantonio
per Tuttoturris.com
fonte VINCENZO PIERGALLINO - NELLO GIANNANTONIO

Ipotesi soluzione-tampone con intervento di Colantonio e Calce. Ma se il titolo resta nella proprietà di Giugliano...

L’ultima uscita di un Giugliano “risentito” dagli ultimi comunicati contro incassati dal tifo (con minaccia di portare la Turris a giocare altrove se provvederà lui a completare l’iscrizione al campionato) potrebbe rivelarsi solo una provocazione. Innanzitutto per motivi regolamentari: ricordate tre anni fa, quando Vitaglione ripiegò sul titolo di Eccellenza del Miano anziché prendere il titolo della Puteolana in serie D? Il direttore, in assenza di una attestazione di indisponibilità dello stadio firmata dal sindaco di Pozzuoli, non se la sentì di investire nel titolo flegreo proprio per paura che durante la stagione il Comune di Pozzuoli (doveva almeno per un anno sarebbe ancora rimasta la sede legale del club) avrebbe poi potuto ostacolare il fatto che la squadra se ne andasse a giocare a Torre del Greco. Il secondo motivo è di natura economica: Giugliano investirebbe davvero di tasca sua i soldi cash dell’iscrizione entro il 26 luglio e poi tutto quanto occorrerebbe per una stagione anche al risparmio per andarsene poi a giocare magari a porte chiuse a Sant’Antonio Abate? Su quest’ultimo punto, tra l’altro, il presidente non avrebbe trovato nemmeno l'auspicata sponda nell’imprenditore locale Leonardo Mascolo, dirigente della Turris nell’ultima stagione.

E allora, all’ultimo momento, potrebbe emergere la soluzione-tampone in grado di mitigare i vari interessi in gioco e prendere tempo, con un intervento salva-titolo da parte di Colantonio, teso a completare l’iscrizione, far sopravvivere la Ap Turris e quindi anche tutti i tesseramenti del settore giovanile, avendo poi l’occasione, nell’ottica di una stagione low-cost in serie D, di lanciare in prima squadra stabilmente quattro-cinque giovani interessanti del vivaio a fronte del contributo che si continuerebbe ad elargire alla gestione della prima squadra. Un sostegno economico, alla fine, potrebbe essere garantito anche da Vincenzo Calce, tuttora “a disposizione” per la piazza di Torre del Greco. I tifosi corallini, invece, ci “guadagnerebbero” ben poco, se non il fatto di mantenere in vita la Turris e sperare che, con un altro anno di tempo davanti, possa maturare finalmente la soluzione societaria giusta che non crei fazioni e divisioni.

Tuttavia, nel caso di un’ipotetica annata transitoria targata Giugliano-Colantonio-Calce nella quale potrebbero esporsi di più questi ultimi due per gestire l’ordinario e provare a sanare le pendenze pregresse, il problema potrebbe consistere nel fatto che il titolo sportivo, di fatto, resterebbe ancora nella proprietà di Giugliano, il quale la prossima estate potrebbe anche muoverlo da Torre senza troppi vincoli una volta sperato il biennio dalla fusione Miano-Pietro Abbate. Starebbe soprattutto al torrese Colantonio, nel caso in cui maturasse davvero una soluzione del genere, trovare una formula per rafforzare il legame tra questo titolo sportivo e la sua attuale sede sociale (Torre del Greco). Le ultime aperture e la disponibilità che sta mostrando l’imprenditore torrese sono certamente da apprezzare, ma di fatto è oramai ufficiale che Colantonio l’onere economico di gestire la prima squadra da solo non se lo accollerebbe mai (cosa che di questi tempi ci sta tutta per chi fa impresa), ma appunto per motivi finanziari e timori di forte esposizione, non solo per una questione di mancanza di esperienza e competenza in serie D. Se così fosse, infatti, anche senza Gaglione al suo fianco, il problema sarebbe presto risolto: basterebbe ingaggiare un direttore sportivo capace, affidargli un budget ed esigere trasparenza nelle operazioni di mercato. Tutto qua.