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tmw / turris / Primo piano
L’analisi post derby - E’ una Turris gagliarda, ma bisogna crescere in attacco…
lunedì 11 settembre 2017, 17:09Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com

L’analisi post derby - E’ una Turris gagliarda, ma bisogna crescere in attacco…

Nonostante il derby con la Cavese si sia concluso con un pareggio, gli applausi a fine gara certificano che la Turris comunque è piaciuta al pubblico del Liguori nel primo impegno del campionato tra le mura amiche. Una Turris che ha confermato pregi e difetti riscontrati già nell’esordio di Manfredonia, ma con la differenza che questa volta l’asticella della difficoltà si era sensibilmente elevata. I ragazzi di Carannante hanno comunque tenuto botta contro un avversario quotato come quello metelliano, destando una sensazione tutto sommato positiva nell’ambiente in ottica futura, tenendo sempre conto delle premesse di partenza per questa stagione sportiva.

I PRO - L’aggettivo che forse riassume al meglio la Turris vista ieri al Liguori è quello di “gagliarda”: tanti piccoletti fastidiosi, che dal primo minuto hanno messo in difficoltà i grandi nomi della Cavese sul piano dell’intensità e del ritmo con una pressione ordinata e coordinata, proprio i fattori che aveva indicato Carannante come possibili punti di forza dei corallini. Un aspetto del quale ha beneficiato anche l’intero pacchetto difensivo, con Guastamacchia e Follera che non hanno sfigurato nelle prime 2 uscite, pur rimanendo l’esigenza dell’ingaggio di un terzo centrale.  

Sì tanti giovani ma non gettati in modo sprovveduto in mezzo al campo: infatti è emersa la volontà di proporre una determinata idea di gioco, votata alla costruzione del gioco e a limitare quanto possibile la scontata soluzione del lancio lungo per la punta. Un tentativo a volte riuscito, altre meno, ma l’iniziativa e l’atteggiamento sono comunque lodevoli. Rispetto al passato, la nota lieta è costituita anche dagli under, che sono parsi abbastanza affidabili, forse ancor più determinanti degli over in questo momento. Decisivo infatti è stato il classe ’98 Valentino domenica scorsa, provvidenziale ieri tra i pali il coetaneo Testa. Ma anche Esempio e Piacente sono piaciuti per rendimento e personalità.

I CONTRO - Tra gli aspetti da migliorare urgentemente c’è invece la poca concretezza in avanti. La vittoria di Manfredonia aveva mascherato in un certo senso i vari errori in zona gol, ma anche ieri la Turris ha peccato di lucidità negli ultimi metri e senza il doppio miracolo di Testa, ora staremmo a parlare di una sconfitta immeritata. Serve dunque maggiore cattiveria nell'area avversaria, serve un Longobardi decisivo già da ora. Una squadra che deve salvarsi, infatti, realisticamente deve cercare di ottimizzare al massimo le poche occasioni che capitano nell'arco del match. Al di là del singolo attaccante, possono aumentare e migliorare anche i rifornimenti per lo stesso. Bene il fraseggio in mezzo al campo ma non altrettanto lo sviluppo dell’azione sulle corsie laterali, dove Improta e Borriello vanno sfruttati meglio. Ed in questo senso gioca un ruolo chiave Pontillo, che sulla carta ha i mezzi tecnici per poter avviare questo tipo di soluzione offensiva e di farlo meglio rispetto a quanto visto ieri.

In generale però la Turris ha dimostrato di avere una base più che buona, che ora va sorretta e consolidata tramite pochi ma importanti ritocchi in sede di mercato per non disperdere il buon lavoro sostenuto finora.