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L’Apu sfida Verona al Carnera
domenica 28 febbraio 2021, 08:33Primo Piano
di Valerio Morelli
per Tuttoudinese.it

L’Apu sfida Verona al Carnera

L'ottava di ritorno nel girone verde di serie A2 di basket manda in scena al Carnera oggi, alle 18 (arbitri il frusinate Gianluca Gagliardi di Anagni, il romano Alex D'Amato di Tivoli e il latinese Lorenzo Lupelli di Aprilia; diretta su Udinese Tv e streaming su Lnp Pass per abbonati), un classico della pallacanestro triveneta: il derby Udine-Verona. Come tutti i classici, ha una sua storia. E' un romanzo d'appendice, rappresentato oggi dall'Old Wild West Apu contro la Tezenis Scaligera. Un romanzo a rischio appendicite a fine sfida odierna per qualcuno, a seconda del risultato sul parquet. Si affrontano l'Oww di coach Matteo Boniciolli, ritornata vincente a Treviglio, con Capo d'Orlando, con Piacenza e a Casale Monferrato in crescendo, e la banda del suo collega Alessandro Ramagli, in sella da tre turni e ancora senza vittorie in trasferta avendo perso finora a Biella e giovedì a Treviglio, nel recupero della quinta d'andata contro i bergamaschi che passando in riva all'Adige il 10 febbraio scorso avevano fatto saltare la panchina del suo predecessore Andrea Diana. E Boniciolli l'estate scorsa l'ha tolta di sotto a Ramagli, allenatore livornese che, per meglio dire, con l'Apu 2019-2020 ha avuto una storia sospesa prima dalla pandemia a febbraio, come per tutti, e poi dal “messidoro” che ha portato a separarsi gm-ad e patron dell'Amici pallacanestro udinese.

Reflussi gastroesofagei a parte, la gara mette di fronte due delle quattro più quotate formazioni del girone fin dalla vigilia del campionato. Tortona, capolista in fuga, e Torino, potenziale seconda, stanno tenendo fede alle attese che si appuntano su di loro anche perché sono realtà consolidate. Udine, rifatta per sette decimi in estate, stava bruciando le tappe quando ha fallito la prova del nove con i torinesi di un altro ex coach Gsa, Demis Cavina, per l'imprevista assenza di Dominique Johnson “covidizzato” contemporanea a quella di Andrea Amato “schienato”. Si è inabissata per sei partite e ora è riemersa fra Tortona a +10 e Torino a -2 in classifica, con quattro gare giocate in più rispetto a quest'ultima. Delude, anche perché partiva collaudata, la Tezenis penultima e passata di mano per raddrizzare la rotta. In tre gare il cambio di timoniere ha partorito il topolino di una vittoria a Verona su Piacenza per 83-65, mentre a Biella ha perso 85-80 una sfida salvezza anche per via dello 0-2 nei confronti diretti e a Treviglio giovedì ne ha prese tante (79-69) quasi come Diana in casa con i bergamaschi (73-85). Insomma, la banda Ramagli non scoppia di salute e il navigato ex coach Apu, alla vigilia, ricorre anche ad astuzie dialettiche nel dipingere Udine: “Ha un roster costruito numericamente e qualitativamente con dispendio di energie” e, soprattutto, “Dominique Johnson è la punta di diamante, giocatore che conosco bene dai tempi di Pistoia: guarito da una problematica a un ginocchio, si è dimostrato una delle guardie più forti del campionato”. Come dire, azzardiamo, so come fermarlo per avere convissuto assieme in A 2018-2019 a Pistoia, ma non sino a fine stagione perché in panchina ritornò Paolo Moretti per una salvezza che arrivò solo grazie agli 8 punti di penalizzazione inflitti all'Auxilium Torino.

Boniciolli, al solito, lascia al giovane vice di turno presentare la gara. Né in casa udinese si sbandierano i due precedenti stagionali vinti: uno a Verona all'andata in campionato per 69-77, pronta ripresa dopo il primo stop interno con Casale ridotta a cinque senior (mentre nel successo udinese di domenica per 74-85 in Monferrato i piemontesi erano senza l'argentino Lucio Redivo, cambiatosi solo per ritirare il premio di Mvp di gennaio ereditato da DJ), e l'altro al Carnera in Supercoppa per 84-69. Altra storia, altra gestione tecnica, pur se i risultati Tezenis al momento non cambiano. Non sia mai che la mutazione capiti al Carnera, dove gli scaligeri arrivano con l'ex preparatore fisico Apu, Giacomo Braida, l'ala udinese di tradizione Ubc, Andrea Colussa, e il centro isontino Francesco Candussi. Recuperato alla causa il contagiato Guido Rosselli, stagionato uomo promozioni dall'A2 in A1, i veronesi sono ancora senza il play Lorenzo Caroti e alzano cortine fumogene sull'impiego dell'ala Giga Janelidze arrivato per rimpiazzare Giovanni Pini quando si è operato. Sul fronte udinese, rientra in squadra il play-guardia Vittorio Nobile dopo la lesione all'adduttore destro di fine gennaio anche perché la guardia Riccardo Spangaro dopo il debutto in A2 domenica a Casale ha avuto febbre in settimana. Più lontano il reintegro dell'altro play-guardia Andrea Amato, che è in riabilitazione alla schiena a Udine. Dopo l'odierna sfida casalinga con Verona, l'Oww avrà tre trasferte di fila a Milano, Tortona e Torino prima di rigiocare al Carnera con la capolista Bertram il 17 marzo, a chiudere tre scontri verità con le due corazzate in una settimana. Anche il derby con Verona, romanzo d'appendice o appendicite, nasconde le sue verità.