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Nicchi: "Arbitri ancora più a rischio dei calciatori. Prima di riprendere voglio delle garanzie"
Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, Associazione Italiana Arbitri, parla così di un'eventuale ripresa dei campionati a La Domenica Sportiva su Rai 2: "Sento parlare di tutto e di più, come se il campionato iniziasse domani, e non ho sentito proposte serie a tutela degli arbitri, motore determinante per la ripartenza. Lasciatemi esprimere la mia vicinanza ai familiari delle tante vittime che ci sono state, e anche quelle della mia associazione, una decina, nelle sezioni del Nord. Siamo rispettosi, in attesa delle decisioni del Governo: gli arbitri lavorano atleticamente indoor con gli strumenti a disposizione. Prima di passare alla fase due o tre, bisognerà preoccuparsi. Gli arbitri, senza protezione, sono i più a rischio: le società si spostano con i mezzi del club, in gruppo, su vetture sanificate. Gli arbitri si muovono da soli, frequentano aeroporti e stazioni ferroviarie. Va ponderato bene tutto: non è pensabile di mandare gli arbitri allo sbaraglio se non ci sono le condizioni per una ripartenza. La prossima credo che sarà una settimana determinante per capire di più: se ripartiamo vorrò sapere quali campionati ripartono, e a che condizioni. Una cosa è mettere in sicurezza impianti di Serie A, altra quelli dei dilettanti. Lavoriamo per essere pronti, ma come non lo sappiamo. Ci sarà il VAR o no? Le trasferte saranno più lunghe o più corte? Ripartire è auspicabile, ma bisogna farlo tutti con lo stesso obiettivo".
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