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Cluster Nazionale, la FIGC riflette su cosa non ha funzionato: comportamento a rischio a Parma?
Alla luce del cluster scoppiato in Nazionale e dopo il ricovero di Daniele De Rossi allo Spallanzani per una polmonite da Covid, la FIGC ha capito che qualcosa non ha funzionato rispetto al recente passato, ha cominciato a porsi delle domande anche in vista dei prossimi impegni, al fine di evitare che si ripeta una brutta situazione. A scriverlo è il Corriere dello Sport.
Cosa non è andato? Tra settembre e novembre 2020 l'Italia ha messo insieme una trentina di giorni di lavoro, con 8 partite di cui 3 all'estero, eppure non ci sono stati contagi.
Cosa non è andato? Tra settembre e novembre 2020 l'Italia ha messo insieme una trentina di giorni di lavoro, con 8 partite di cui 3 all'estero, eppure non ci sono stati contagi.
Ora con gli stessi protocolli è scoppiato il focolaio. Come mai? Secondo il quotidiano è possibile che ci sia stato un comportamento a rischio a Parma, visto che il primo caso sintomatico si è verificato il giovedì mattina nella città emiliana.
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