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I cambi e le certezze in difesa aiutano l'Udinese a battere anche lo SpeziaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 16 settembre 2021, 09:00Serie A
di Davide Marchiol

I cambi e le certezze in difesa aiutano l'Udinese a battere anche lo Spezia

L’Udinese ottiene il secondo successo di fila, partendo come meglio non avrebbe potuto in questa stagione. Meno bella rispetto alle gare con Juventus e Venezia, la squadra di Gotti piega per 1-0 lo Spezia sfruttando due fattori importanti e che si erano notati meno ad agosto. In difesa Silvestri e Nuytinck escono infatti dalla gara con voti altissimi, mentre il tecnico indovina tutti i cambi confermando la profondità della rosa bianconera. In tutto questo brilla la stellina di Samardzic, intuizione del solito scouting delle zebrette e talento che con il tempo potrebbe togliersi tante soddisfazioni, regalando gioie all’ambiente friulano.

Durante la partita si è notata un po’ di frenesia, che ha portato a tanti errori di lettura e in appoggio, ecco dunque che i liguri nella ripresa hanno avuto anche le chance per vincerla. Silvestri però ancora una volta ha confermato tutto il suo valore, con l’ennesima parata importante su un tiro a botta sicura di Verde. Quando quest’ultimo riesce a superare l’estremo difensore c’è invece pronto capitan Bram Nuytinck, che ribadisce quanto sia importante per la squadra quando salva sulla linea un gol che era ormai fatto. L’olandese quindi dopo due gare non al meglio torna ad essere il roccioso baluardo visto l’anno scorso.


In panchina invece Gotti ha confermato una volta di più di avere l’occhio del tattico sempre pronto. L’Udinese a un certo punto inizia a commettere decisamente troppi errori di concetto ed ecco che inizia a fare cambi coinvolgendo anche giocatori a cui è difficile rinunciare. Beto per Pussetto, Makengo per Walace e Samardzic per Arslan. Positivo l’esordio del portoghese che senza avere mai un pallone pulito si fa notare facendo a sportellate e mettendo un bell’assist proprio per il francese che però non sfrutta, facendosi perdonare poi con il suggerimento per il gol vittoria. Quantità e strappi importanti, anche grazie al classe ’98 l’Udinese non affonda. Chiude in bellezza Lazar Samardzic. Il tedesco di origini serbe entra in campo con buon piglio, non ha tanti minuti per aiutare i suoi, ma fa subito vedere tutte le sue qualità: dai e vai con Makengo, finta contro finta e destro di precisione a battere Zoet.

Stavolta l’Udinese non brilla, ma con i cambi e le sue certezze nella retroguardia ottiene tre punti preziosi. Anche perché ora c’è un trittico difficilissimo. Napoli, Roma e Fiorentina saranno un bel test per capire cosa potranno dire i friulani in questa Serie A. Intanto un po’ di fieno in cascina, sempre utile nell’imprevedibilità della massima categoria, è stato messo, adesso arriva un primo esame per il salto di qualità.