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TMW - Inter, Spalletti ai titoli di coda a giugno. Mourinho in pole
Luciano Spalletti non rischia, almeno per il momento. Invece per giugno è quasi certo l'addio del tecnico di Certaldo, dopo due stagioni, un quarto posto conquistato, un'eliminazione ai gironi di Champions League e una agli ottavi di Europa League. La sfida contro l'Eintracht non è piaciuta per nulla ai vertici, con Suning delusa dal risultato e arrabbiata per la prestazione. Tradotto: se c'era una possibilità che Spalletti potesse essere l'allenatore del futuro, oggi non c'è davvero più.
SPINTA MOURINHO - Saltato Simeone, che ha rinnovato con l'Atletico Madrid a 24 milioni di euro annui, non c'è lo spazio per Massimiliano Allegri, al di là dei presunti contatti dei giorni scorsi: il teremoto Zidane inficia anche la panchina nerazzurra, perché sembrava che il prescelto dei Galacticos fosse Mourinho. Invece le tante frecciatine mandate a mezzo stampa - con un'intervista un giorno sì e l'altro pure - spiegano un piano ben preciso: l'Inter in questo momento non può vincere, ma vorrebbe arrivare a quel livello. E Mourinho è il nome più semplice, sia perché amato dai tifosi, sia perché libero da ogni impegno contrattuale.
GLI ALTRI NOMI - Però non è l'unico, il portoghese. Antonio Conte nicchia, preferisce aspettare e capire cosa succederà con il Paris Saint Germain, ora che l'esclusione agli ottavi di Champions è come sale sulla ferita. E poi c'è Pochettino, il primo nome di Zhang: il problema è la clausola rescissoria da 40 milioni di euro, a meno che non arrivi quarto in campionato: se non dovesse centrare il piazzamento nelle fab four, con conseguente esclusione dalla Champions, Pochettino sarebbe molto più accessibile.
Al momento, però, in pole position c'è José Mourinho, per un ritorno dopo dieci stagioni. Invece Spalletti pare avere i mesi contati. A meno di un altro ribaltone nel derby...
SPINTA MOURINHO - Saltato Simeone, che ha rinnovato con l'Atletico Madrid a 24 milioni di euro annui, non c'è lo spazio per Massimiliano Allegri, al di là dei presunti contatti dei giorni scorsi: il teremoto Zidane inficia anche la panchina nerazzurra, perché sembrava che il prescelto dei Galacticos fosse Mourinho. Invece le tante frecciatine mandate a mezzo stampa - con un'intervista un giorno sì e l'altro pure - spiegano un piano ben preciso: l'Inter in questo momento non può vincere, ma vorrebbe arrivare a quel livello. E Mourinho è il nome più semplice, sia perché amato dai tifosi, sia perché libero da ogni impegno contrattuale.
GLI ALTRI NOMI - Però non è l'unico, il portoghese. Antonio Conte nicchia, preferisce aspettare e capire cosa succederà con il Paris Saint Germain, ora che l'esclusione agli ottavi di Champions è come sale sulla ferita. E poi c'è Pochettino, il primo nome di Zhang: il problema è la clausola rescissoria da 40 milioni di euro, a meno che non arrivi quarto in campionato: se non dovesse centrare il piazzamento nelle fab four, con conseguente esclusione dalla Champions, Pochettino sarebbe molto più accessibile.
Al momento, però, in pole position c'è José Mourinho, per un ritorno dopo dieci stagioni. Invece Spalletti pare avere i mesi contati. A meno di un altro ribaltone nel derby...
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