Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / udinese / Serie A
FOCUS TMW - Inter, Spalletti pesa per 27 milioni. Sponsor cinesi per 96TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 20 novembre 2019, 12:45Serie A
di Andrea Losapio

FOCUS TMW - Inter, Spalletti pesa per 27 milioni. Sponsor cinesi per 96

Rosso, sì, ma in linea con il settlement agreement. L’Inter chiude il bilancio al 30 giugno del 2019 con moderata soddisfazione, soprattutto per l’aumento del valore di produzione totale, con i ricavi che sfondano quota 417 milioni di euro, ripartiti tra sponsor, commerciali, diritti tv e competizioni UEFA. In più il marchio Inter è arrivato a 465 milioni di euro, il doppio di quanto pagato da Suning per il club solamente qualche anno fa. E il passivo? 48,4 milioni di euro, non poco ma in linea con il club “avversario” più importante, cioè la Juventus.

I DIRITTI TELEVISIVI - Impattano, ma sono percentuali molto inferiori a quelle delle altri grandi. Circa 140 i milioni che arrivano dalle tv, dovuti anche alla presenza in Champions League e la disputa delle coppe, in generale. Così l’Inter è una delle poche squadre che sono “indipendenti” dalle televisioni. Certo, se domani dovessero azzerarsi sarebbe un brutto colpo per la società, ma reggerebbero la botta grazie ai tanti sponsor che Suning ha racimolato nel corso degli anni, con una politica aggressiva per il merchandising e gli accordi commerciali.


I COSTI - Quello del personale è in aumento, esploso dai 156 milioni ai quasi 193 dell’anno successivo: di questi sono 150 quelli corrisposti a personale tesserato, così come aumentano (fino a quasi 19 milioni) quelli dei non tesserati. Crescono anche gli altri costi, specialmente quelli dell’ammortamento dei calciatori, superando i 100 milioni tra svalutazioni e il resto. Di fronte a un aumento del valore di produzione del 20%, risultato tutt’altro che trascurabile, abbiamo una spesa in aumento del 33%. Sostanzialmente uguale invece quella senza il player trading, negativo comunque di un 30% fra valore e costo.

27 MILIONI DI ACCANTONAMENTI - L’Inter è passata da 247 mila euro nel 2017-18 a ben 27 e passa milioni al 30 giugno del 2029, per una crescita del 10978% su base annua. Sono stati pagati 35 milioni di oneri finanziari e una parte del bond - da 300 milioni di euro - che scadrà a dicembre 2022 (e lì dovranno essere versati 273 milioni, a meno che non venga ulteriormente rifinanziato). Possibile che l’accantonamento sia dovuto anche allo stipendio di Spalletti e del suo staff, ancora a libro paga e che è costato 25 milioni di euro, più o meno. In ogni caso non è ancora uscita la relazione ufficiale e sarebbe bello capire quale sarà la situazione tributaria e dei debiti che, l’anno scorso, al netto dei crediti erano 617. Insomma, da una parte c’è da festeggiare per la crescita del club, dall’altra la situazione debitoria non è delle migliori. Bene anche gli sponsor cinesi: altri 5 milioni di crescita, da 91 a 96, circa il 6% su base annua e che portano l’Inter a potere competere (pur ancora da lontano) con i numeri della Juventus.